La FDA, Food and Drugs amministration, ha autorizzato l’azienda Elon Musk a impiantare dispositivi digitali nel cervello umano. Una notizia, per alcuni versi, inquietante, ma che mette in relazione diretta uomo e computer. Gli addetti ai lavori del settore gioiscono per questa forma di progresso che per molti, invece, rappresenta una fonte di preoccupazione che spaventa.
Il progetto che mette in relazione cervello e dispositivi digitali
Il progetto, per il momento di questo si tratta, consentirà una commistione uomo-macchina, facendo venire meno quelli che sono stati i confini tracciati dalla natura che volevano una netta differenza tra biologico e digitale. Fatto sta che questo distacco sta per essere ‘rotto’ da Elon Musk che si propone di mettere in relazione diretta cervello e dispositivi tecnologici. La domanda che molti si staranno facendo è: Cosa comporterà tutto questo per l’essere umano? Esisterà ancora una individualità?
Le tante perplessità
Qualcuno ritiene che si tratti di un piano per entrare nel nostro cervello al punto da studiare i nostri pensieri, le nostre idee, quasi come delle spie, privando, inevitabilmente, gli esseri umani di uno spazio inviolabile. Ma d’altro canto c’è chi è favorevole al progresso, anche a quello che prevede che nei nostri cervelli vengano impiantati dispositivi elettronici, senza escludere che possa dare l’occasione al genere umano di compiere un balzo in avanti. E se da una parte esistono tante perplessità e dubbi circa la realizzazione di un progetto di questo tipo, è anche vero che esistono tante persone che a questa iniziativa crede, pensando che si tratti di un’occasione per scoprire quanto di ignoto e misterioso il nostro cervello racchiude.
Elettrodi che registrano l’attività dei neuroni
Di fatto sembrerebbe proprio che Neuralink di Elon Mask sia già pronta per entrare nei nostri cervelli per creare un collegamento diretto uomo-macchina, attraverso dispositivi digitali. Tutto avverrà per mezzo di elettrodi di alta precisione capaci di registrare l’attività elettrica dei neuroni per consentire una comunicazione tra cervello e mondo digitale. Al momento ancora non è iniziato il reclutamento di quanti vogliono prendere parte al progetto, anche se è possibile candidarsi sul sito di neuralink.com
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