Tante i contraccolpi del Covid: stanchezza persistente in alcuni casi, problemi all’apparato respiratorio e anche conseguenze emotive per il lungo periodo di chiusura e la pura, ancora esistente, dei contagi. Ma anche i più piccoli hanno avuto ripercussioni a causa della pandemia da Covid-19: problemi del sonno a causa dell’utilizzo di supporti tecnologici. La Repubblica riporta uno studio svolto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù e le università La Sapienza e Tor Vergata, i cui risultati sono stati anche pubblicati su Sleep Machine, una rivista scientifica.
Lo studio che ha stabilito le conseguenze della pandemia
I genitori di bambini e ragazzi di età compresa tra i 2 e i 18 anni sono stati sottoposti a un questionario, nel periodo compreso tra aprile e giugno 2021, per verificare lo stato di salute, l’uso di dispositivi elettronici, facendo una differenziazione tra il periodo prima e quello durante la pandemia. Una indagine utile a stabilire l’esistenza di disturbi del sonno e l’origine dell’eventuale problema.
Prima del Covid meno interesse per dispositivi elettronici
Ed è emerso che prima del Covid il tempo che bambini e ragazzi trascorrevano davanti a computer, consolle, cellulare ecc era di gran lunga inferiore rispetto a quello nel lasso temporale che ha caratterizzato la pandemia. L’aumento di tempo trascorso davanti ai dispositivi ha, infatti, riguardato nel periodo Covid il 68.7 di giovanissimi: per uso scolastico il tempo di esposizione è triplicato per arrivare al 72 per cento, per svago è raddoppiato raggiungendo il 49.7 dei giovani. Ad essere rilevante, secondo gli esperti il fatto che l’utilizzo dei dispositivi in ore serali sia aumentato del 30 per cento. Questo ha convinto i ricercatori che possa esservi una correlazione tra disturbi del sonno e il lasso temporale trascorso davanti a uno schermo nelle ore serali.
Aumentano i disturbi del sonno
Alla fine lo studio è stato utile a evidenziare che i disturbi del sonno aumentati del 50 per cento. Ed è per questo che l’indagine si conclude con una raccomandazione da parte degli esperti che sottolineano come il sonno nell’età infantile ed adolescenziale sia fondamentale per ‘migliorare l’apprendimento, ma anche le abilità cognitive’.