Era in Italia per studiare, aveva scelto il nostro Paese per approfondire le sue conoscenze e aveva pensato bene di trasferirsi per seguire i corsi di laurea magistrale in Biotecnologia all’Università Tor Vergata di Roma. Uno studente universitario, un ragazzo come tanti, ben inserito e con tanti sogni nel cassetto. Sogni spezzati via il 15 marzo scorso quando è stato falciato da un’auto tra via Casilina e viale Oxford.
Chi era Farzan Saremi, lo studente morto a Roma
Farzan Saremi era un ragazzo iraniano, era iscritto al secondo anno del corso di laurea magistrale in Biotecnologia. Come ha fatto sapere il rettore dell’Università, il prof. Orazio Schillaci, il giovane aveva già superato buona parte degli esami ed era in procinto di iniziare il tirocinio sperimentale, che lo avrebbe poi portato alla stesura della tesi. “Era ben inserito nella comunità universitaria – si legge nel comunicato diffuso da Tor Vergata – e legato da profonda amicizia a molti studenti di diventa nazionalità. Farzan era uno dei sempre più numerosi studenti stranieri che, a fronte di importanti sacrifici personali e familiari, scelgono l’università di Roma Tor Vergata per completare gli studi e ottenere le competenze necessaria a realizzare le loro aspirazioni”. Un futuro stroncato troppo presto, portato via da quell’auto che il 15 marzo l’ha falciato e ucciso, proprio nei pressi della sua seconda casa, l’Università.
La dinamica dell’incidente
Era il 15 marzo scorso, intorno alle 20, quando Farzan, che si trovava a piedi su via Casilina, è stato investito da un’auto, una Ford Fiesta. Alla guida un ragazzo italiano di 28 anni, che si è subito fermato, dopo il violento impatto, a prestare i soccorsi. La vittima, al momento dell’incidente, era senza documenti: Farzan, in condizioni disperate, è stato portato in ospedale al Policlinico Tor Vergata, dove poi è deceduto a soli 31 anni. Troppo gravi le ferite riportate, il giovane non ce l’ha fatta. Sul posto erano intervenuti gli agenti della Polizia Locale del VI Gruppo Torri per tutti i rilievi del caso.
I messaggi di vicinanza
Tantissimi i messaggi di vicinanza e cordoglio alla famiglia del 31enne. Toccanti e strazianti le parole del rettore dell’università, Orazio Schillaci: “La perdita di Farzan è un duro colpo per la nostra comunità. A nome di tutti voglio esprimere la nostra sincera vicinanza alla famiglia, il cui dolore immaginiamo acuito dalla distanza, ai suoi amici e a tutti i compagni di corso”.