Nel corso del mese di giugno abbiamo svolto un’indagine esplorativa per capire come i cittadini stessero, e stiano, vivendo il passaggio alla raccolta differenziata “totale” in tutto il territorio. Il nostro lavoro si è incentrato su due aspetti fondamentali: il servizio nel suo complesso – anche e soprattutto in termini di gradimento – e la questione dei costi.
Il Sindaco Fucci, lo scorso, 20 giugno, riuniva in una sol frase entrambi gli aspetti: porta a porta al 100%, “Città più pulita e risparmio per i cittadini”, con allegati tutta una serie di numeri atti a testimoniare non solo i benefici per la città, ma anche il risparmio, in bolletta, per i cittadini. Ma come si è tradotto tutto questo in pratica? Non è stato semplicissimo destreggiarsi tra i numeri e tra le procedure di calcolo della nuova tassa sui rifiuti, cosiddetta TARI, istituita nel 2014: il tributo si compone di una parte fissa e di una variabile, elementi questi ricavati, sintetizzando molto, sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare e della superficie dell’immobile occupato (per la parte fissa) e per la quota variabile considerando, tra gli altri, il volume di produzione dei rifiuti (rapportata sempre al numero dei componenti del nucleo familiare).
Il Comune di Pomezia ha deciso, per quest’anno, di applicare la percentuale pari al 47% per i nuclei familiari e la percentuale pari al 53% per le attività economiche per la ripartizione dei costi variabili; c’è stata poi da considerare tutta la parte relativa alle detrazioni (l’elenco completo si trova sul sito del Comune ndr) di cui riportiamo le principali: 10% a chi utilizza la casa stagionalmente oppure, il 30%, riconosciuto a quelle abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero; quindi il 50% per la prima casa a coloro che abbiano all’interno del proprio nucleo familiare un soggetto diversamente abile con disabilità pari al 100%; altra detrazione (30%) è stata prevista per i titolari di un immobile iscritto all’albo dei “compostatori”, stessa percentuale di riduzione riconosciuta anche ai proprietari di un fabbricato rurale ad uso abitativo (altre misure sono state infine pensate per chi adotta un cane dal canile convenzionato con il Comune).
Riassunto e rappresentato un quadro generale della situazione veniamo al nocciolo della questione: i costi. Rispetto al 2015 infatti ci sono stati aumenti o riduzioni negli importi da pagare? Partiamo dalle dichiarazioni del Consigliere Pignalosa rilasciate nel corso del Consiglio Comunale avente in oggetto la questione tributi: “A titolo esemplificativo e per esporre i fatti compariamo , tra i due anni, le tariffe relative ai nuclei familiari per una famiglia di tre componenti: nel 2015 una famiglia composta da tre soggetti ha avuto applicata la tariffa di parte fissa al mq per 0,93 centesimi di euro e la parte variabile 127,50. Adesso, a parità di condizioni, avrà applicata una parte fissa di 1,04 (quindi un aumento ndr) ma ben 114,61 nella parte variabile (quindi una diminuzione).” Dunque era lecito attendersi – comparando i vari dati contenuti nei documenti anch’essi pubblicati sul sito del Comune – aumenti fino ad un massimo del 12% circa, o, considerando le varie riduzioni, diminuzioni sempre in un range contenuto (5-20 euro). Poi però sono iniziate ad arrivare le cartelle da pagare: benché qualcuno abbia provato a sminuire il nostro lavoro, come purtroppo accade talvolta quando si provano a sollevare perplessità, di aumenti ce ne sono stati e non certo del 12%. Alcuni cittadini infatti, a fronte comunque di un nutrito numero di quelli che hanno riscontrato una riduzione, (così come tanti sono stati quelli che hanno ricevuto una somma da pagare pressoché invariata rispetto allo scorso anno) hanno ricevuto cospicui incrementi (in particolar modo gli ‘over 65 singoli occupanti’ ma non solo) con cifre fino a 30 euro in più rispetto all’anno scorso. Evidentemente allora qualcosa non quadra: i documenti e i numeri dicono una cosa, la realtà (e le bollette da noi visionate) ne dice un’altra, sebbene in parte. Come si spiega tutto questo? Convinti del fatto che una ragionevole spiegazione ci sarà pur stata confidiamo che i “malcapitati” a cui è stata recapitata una cartella fuori dagli standard possano ricevere dagli uffici competenti una spiegazione soddisfacente.
Pomezia, TARI: è aumentata o diminuita? Le vostre risposte
Pomezia, TARI non solo costi: le segnalazioni sul servizio, tra dimenticanze e inciviltà
Su Facebook è nato un gruppo dal titolo esemplificativo “Pomezia: io differenzio il Comune non raccoglie”, nato per segnalare per l’appunto eventuali disservizi nella raccolta. Tante le segnalazioni che arrivano in questa piazza virtuale, la cui maggioranza riguarda, purtroppo, azioni di persone che della differenziata proprio non vogliono saper nulla (a giudicare dalle loro “imprese” contenute in queste foto largamente diffuse anche sui Social Network). Non solo però. Anche su chi dovrebbe gestire il servizio piovono lamentele: dal ritiro del vetro che ha scosso più di un sonno a Pomezia (si può svuotare un bidone tra le 4 e le 5 di notte?), al materiale non ritirato e soprattutto alle segnalazioni lasciate lettera morta. Sì perché i controlli, ormai è evidente, sono profondamente insufficienti a reprimere questi “criminali” della spazzatura che approfittano probabilmente del buio per mettere in azione i loro piani. Ed è proprio al Comune allora che si chiede di fare qualcosa in più, andando a pescare chi sbaglia (e non multando interi condomini ad esempio) con provvedimenti esemplari.
Il Comune risponde
Molti cittadini hanno segnalato una diminuzione dell’importo della TARI ma altrettanti, a parità di situazione e condizioni rispetto al 2015, hanno riscontrato aumenti anche di 20-30 euro (fino al 40%). Come è possibile? Cosa consigliate di fare a chi ha subito tali aumenti?
“Il valore complessivo della Tari è diminuito, in particolare sono diminuite per tutte le utenze non domestiche le singole tariffe. Invece per le utenze non domestiche sono leggermente variate le tariffe che riguardano le componenti fisse (ossia legate alla dimensione delle abitazioni) e la parte variabile (legata ai componenti familiari).
Parlando di utenze domestiche, le due tabelle di riferimento per l’anno corrente e quello precedente sono le seguenti:
Per il 2016
nucleo fam. – tariffa mq ————— tariffa var.
1 —————– 0,88 ——————– 49,83
2 —————– 0,96 ——————– 89,7
3 —————– 1,04 ——————– 114,61
4 —————– 1,13 ——————– 149,5
5 —————– 1,20 ——————— 179,4
6+ ————— 1,26 ——————– 204,31
Per il 2015
nucleo fam. – tariffa mq ————— tariffa var.
1 —————– 0,79 ——————– 55,43
2 —————– 0,86 ——————– 99,78
3 —————– 0,93 ——————– 127,5
4 —————– 1,01 ——————– 166,3
5 —————– 1,07 ——————– 199,56
6+ —————- 1,13 ——————– 227,28
Ricordandovi che la formula di calcolo è sempre la stessa: valore della seconda colonna moltiplicata per il numero di metri quadri dell’abitazione cu iva sommato il valore della terza colonna. Il tutto prendendo a riferimento la riga corrispondente ai componenti del nucleo familiare. E’ evidente che l’aumento della tariffa per metro quadro è stata da un minimo del 11,4% ad un massimo del 12,15%, cui va sottratta la diminuzione della tariffa variabile che va da un minimo di 5,6 Euro ad un massimo di 23 Euro. A parità di metri quadri e di componenti del nucleo familiare ci si deve aspettare una variazione di pochi Euro in più o in meno. come si vede in dettaglio solo in caso di abitazioni molto molto grandi si può avere un aumento maggiore di qualche euro, stento sinceramente a credere che possa essere del 40%.
Cosa pensa l’Amministrazione del sistema cosiddetto a tariffazione puntuale, cioè un pagamento proporzionale in base alla quantità di rifiuti effettivamente conferiti come accade in alcune realtà soprattutto del Nord? (ad esempio il caso del Comune di Mira)
“E’ già previsto un progressivo passaggio al sistema di tariffazione puntuale a partire dal 2017, tanto che tutti i mezzi attualmente utilizzati per la raccolta dalla ditta appaltatrice sono già forniti di transponder in grado di leggere eventuali chip identificativi da apporre sulle buste, per il controllo dei conferimenti. Questo passaggio non si sarebbe potuto realizzare prima, in quanto condizione necessaria per il passaggio alla tariffazione puntuale è la copertura totale del territorio con il sistema Porta a Porta, obiettivo raggiunto da pochi giorni da questa Amministrazione. Il sistema di tariffazione puntuale consentirà di ripartire la TARI in modo più equo, facendo pagare in base alla quantità di rifiuti indifferenziati effettivamente prodotti. L’obiettivo è innescare un meccanismo virtuoso ed incentivante che andrà a premiare i cittadini che più si impegnano nella raccolta differenziata.”
Lodevole è senz’altro il raggiungimento della copertura totale del territorio, tuttavia il servizio, in termini di qualità e controlli, presenta ancora notevoli margini di miglioramento. Tante sono infatti le segnalazioni raccolte tra i cittadini: sacchi non ritirati negli orari stabiliti, inciviltà che resta impunita, raccolta – per fare un esempio – del vetro nel cuore della notte che sta provocando disagi. Come si contrastano segnalazioni di questo tipo?
“Attualmente ci troviamo in una fase di transizione da un sistema di raccolta all’altro. Le ultime zone in cui è stato attivato il Porta a Porta sono partite da una decina di giorni. In questo momento è normale che possano esserci dei leggeri ritardi nel servizio, anche se capisco che possano generare qualche piccolo disagio. Nel giro di poche settimane il servizio andrà a regime per cui gli orari di raccolta dovranno essere rispettati. Nel caso in cui ciò non avvenisse sono previste sanzioni nei confronti della ditta appaltatrice. Per quanto riguarda in particolare la raccolta del vetro, sono state già date disposizioni alla ditta di posticiparla di qualche ora per evitare disturbi nelle primissime ore del mattino.”
A giugno comunque avete ottenuto importanti risultati nella lotta contro chi non rispetta i dettami della differenziata. E’ giusto però far pagare, come sostengono alcuni, indistintamente tutto il condominio? Cosa pensa l’amministrazione del sistema porta a porta con codice (o badge) identificativo per ogni abitazione/utenza? E’ una possibilità che state valutando per il futuro?
“La soluzione alla problematica indicata è data proprio dal prossimo passaggio alla tariffazione puntuale. Nel prossimo futuro le buste saranno provviste di un sistema (chip o codice stampato) di riconoscimento della singola utenza, per poter calibrare la tariffa in base agli effettivi conferimenti. Con questo sistema sarà possibile riconoscere anche all’interno dei contenitori condominiali la singola utenza che viola le norme della raccolta differenziata, andandola a sanzionare direttamente.”
(Il lavoro è stato pubblicato nell’edizione di Luglio della nostra edizione cartacea in distribuzione in questi giorni)