Troppi incentivi e troppi bonus, AMA pronta a calare la scure contro alcune componenti aggiuntive delle retribuzioni percepite dai dipendenti che risalgono, in certi casi, ad accordi lontanissimi, perfino dagli anni ’80. E, proprio per questo, dice oggi l’Azienda, vanno ridimensionati e rivisti. È questo l’ultimo tema caldo – dopo i furti di carburante e di altro materiale – in ottica della gestione rifiuti a Roma che, seppur non collegato direttamente alla raccolta rifiuti, potrebbe comunque avere delle ripercussioni se, come è vero, i Sindacati e quindi i lavoratori sarebbero pronti alla lotta in caso non dovesse essere ritirato il provvedimento.
Quali sono i bonus e gli incentivi che AMA vorrebbe tagliare
Nella lettera vengono tirati in ballo vecchi accordi, 12 in tutto, sottoscritti negli anni dalla Municipalizzata e dai rappresentanti dei lavoratori, a partire dal lontano 1983 fino ad arrivare allo scorso anno, in merito alle indennità per chi lavora negli impianti. Nel documento, a firma del Direttore del Personale e pubblicato dal Corriere della Sera, si fa riferimento alla necessità “di proporre con chiarezza un percorso di cambiamento non rinviabile che auspichiamo il sindacato sia nelle condizioni di cogliere in termini responsabili“; citando i punti sopra menzionati, l’Azienda fa riferimento “in particolare al permanere di un assetto retributivo a livello aziendale non più appropriato, frutto di negoziazioni succedutesi nel tempo mai coordinate e aggiornate che esprime oggi una configurazione non più funzionale per motivare e incentivare le professionalità presenti in azienda“. Il messaggio è chiaro così come l’obiettivo: tagliare le spese. Non solo. L’azienda parla al contempo di “erogazioni indebite” da sostituire in futuro con “veri premi di produttività” superando “voci retributive ormai obsolete, che non svolgono più una funzione di stimolo al perseguimento di efficienza, al miglioramento della qualità erogata e, più in generale, al rafforzamento di una cultura aziendale basata sull’etica del lavoro“.
L’elenco
Questi i bonus e gli incentivi finiti nel mirino di AMA:
- Maggiore produttività post festivo
- Raggiungimento sede di lavoro
- Indennità opere civili-neve
- Telelavoro
- Management intermedio
- Parcheggio centro storico
- Indennità ex CTR
- Indennità Officine
- Indennità Cimiteri livello D1
- Lavoro disagiato cimiteri
- Front Office Tari, cimiteri, linea verde
- Indennità impianti
La lettera di AMA/Foto Corriere della Sera
La nota dei Sindacati
La replica dei Sindacati non è tardata ad arrivare. In una nota congiunta, resa nota sempre dal CorSera, le sigle Fp Cgil, Fit-Cisl Lazio e Fiadel fanno sapere quanto segue: i rappresenti dei lavoratori, si legge, esprimono “totale disapprovazione del metodo e soprattutto del merito: in una situazione di pesante crisi economica, con l’inflazione in crescita costante, proporre di togliere soldi ai lavoratori, che malgrado il persistere di una costante disorganizzazione continuano a garantire il servizio, vuol dire alimentare il conflitto e mettere in crisi il funzionamento dell’azienda. Siamo pertanto a chiedervi di revocare, con urgenza, le decisioni comunicate con la nota in oggetto, in assenza di ciò prenderemo atto della vostra volontà di non intrattenere corrette relazioni sindacali ed attiveremo tutte le forme di lotta anche con l’attivazione delle procedure di raffreddamento”.
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