Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Maricetta Tirrito, donna vittima della strada che a causa della furia di un rumeno ubriaco si trova a combattere non solo con alcuni problemi fisici ma anche contro uno stato fantasma:
“Sono passati 30 giorni dal giorno del mio incidente, quando dopo un leggero tamponamento scesi dalla macchina per una constatazione amichevole e venni travolta dalla furia di un rumeno ubriaco. Sceso dalla macchina con fare minaccioso è risalito e senza un minimo di pietà e di comprensione ha pigiato sul gas investendomi senza motivo. 22 giorni di ospedale, lesioni permanenti e tanta tantissima rabbia per una violenza cieca e senza nessun motivo. Non ho neanche la magra magrissima soddisfazione di sapere chi è stato e perché. Pur avendo fornito le riprese video della macchina che mi ha investito, e di particolari fisici inconfondibili come un tatuaggio, dopo circa un mese, le forze dell’ordine ancora non mi hanno portato un nome un dettaglio niente su cui poter sperare per la cattura di questo animale. Mi guardo intorno è vedo che il mio episodio è solo la serie anzi una lunga lunghissima sequenza senza fine, di violenze che si consumano all’ordine del giorno, di un ordine pubblico ormai al collasso, di una decadenza di civiltà e di cultura senza precedenti. Ragazze stuprate per ore, Rom che a Roma per scappare ad un alt della polizia travolgono e uccidono una donna Filippina, per arrivare ai reati minori, Termini invasa da borseggiatrici minorenni, litoranea piena di vu cumpra che utilizzano i nostri mezzi pubblici come camion merci per i loro traffici.
Quanto valgono le vite degli italiani in questo 2015? Come può un paese culturalmente avanzato come il nostro permettere forme di degrado e violenza simili senza saper dire no a tutto questo? Come si può lasciare ai nostri figli un paese ridotto in queste condizioni? Un paese che vantava la migliore sanità pubblica e che per capire che avevo un braccio rotto ci hanno messo 3 giorni dopo lastre tac e cosa più assurda dopo 20 giorni di ospedale e due ospedali con relative analisi cliniche riscontrano anche un piede fratturato, dopo 20 giorni. Questo paese io non lo riconosco più, questo paese non è solo in crisi economica questo paese è in crisi di identità. Vive di paure e spauracchi provenienti dall’esterno e ha perso il rispetto di se delle proprie regole del proprio modo di vivere e dei propri cittadini. Mi chiamo Maricetta Tirrito pensavo di esserne immune e sono anche io una vittima prima di questo paese e poi della strada”.