Arrivano aggiornamenti sulla vicenda della palazzina Ater di Pomezia di Via Ugo La Malfa. Da mesi infatti, a causa del danneggiamento dell’ascensore, molti residenti del comprensorio “H” sono costretti a rimanere in casa. Adesso però qualcosa si sta muovendo: ci ha contattati l’Associazione ViaLibera, che per prima aveva sollevato il caso.
“Da tre mesi sono prigioniera in casa”. Come Franca, la signora con disabilità di cui abbiamo raccontato la storia in questo articolo (finita anche sulla Rai), tante famiglie aspettano di ricevere una risposta e soprattutto un intervento concreto da parte dell’Ater: qualcuno, gettandovi all’interno un ordigno rudimentale, ha reso inservibile un ascensore. Costringendo molte famiglie che hanno persone con mobilità ridotta a rimanere segregate in casa o quasi. Adesso però c’è qualche sviluppo.
Il caso della palazzina di Via Ugo la Malfa a Pomezia
In queste ore ci ha contattato il Presidente dell’Associazione Vialibera, Giampiero Castriciano, che per prima si è occupata del caso, poi finito sui media e sulla tv nazionale. Dopo i fatti, avvenuti a fine dicembre, a nulla erano valse le telefonate, le email, le pec e le sacrosante richieste degli inquilini rivolte all’Ater Provincia di Roma che gestisce l’immobile. L’Associazione si era quindi fatta carico di inviare una diffida al Direttore Generale dell’Ater.
Presidente ci sono aggiornamenti?
“Sì. Grazie al nostro intervento la Direzione Generale Ater Provincia di Roma ci ha invitati a colloquio. L’incontro si è svolto mercoledì scorso 27 marzo: abbiamo avuto la possibilità di approfondire congiuntamente i vari problemi che affliggono gli inquilini di Pomezia”.
Che risposte sono state date circa la situazione di Via Ugo La Malfa?
“Le casse dell’Ente non vivono certo un periodo roseo. Tuttavia si è cominciato ad abbozzare con la nostra associazione un protocollo d’intesa e di reciproca collaborazione per risollevare dal degrado la difficile situazione pometina. Ci auguriamo che già dalle prossime settimane si possa partire a realizzare questo progetto”
C’è un appello che volete lanciare?
“Sì speriamo che anche il Comune di Pomezia possa essere coinvolto nel progetto. Noi già a settembre avevamo presentato una lunga relazione sulle gravi criticità delle case popolari di Pomezia mettendoci a disposizione per trovare insieme soluzioni a cronici problemi ben noti a tutti (si veda il caso di Via Fellini tanto per fare un esempio). Purtroppo fin qui non abbiamo avuto riscontro dall’Amministrazione Comunale e dal Sindaco: sarebbe auspicabile un intervento per mettere ordine a questa materia che riguarda i suoi concittadini”.