Sembrano ripetersi, per l’ennesimo anno consecutivo, i problemi che toccano il personale addetto alle pulizie dell’Ospedale Grassi e la ASL Roma 3, ovvero il distretto sanitario di riferimento alla struttura ospedaliera. Nel 2023, il clima incandescente nasce sulla possibilità di una riduzione delle ore lavorative, in un fenomeno che potrebbe vedere importanti ricadute socio-economiche su queste stesse persone e le loro famiglie.
Il taglio di ore agli addetti delle pulizie dell’Ospedale Grassi di Ostia
Gli addetti di pulizie lamentano l’ennesimo problema con l’appalto – sul servizio di pulizia – all’interno dell’ASL Roma 3. Con l’ingresso della nuova ditta, il piano industriale della stessa potrebbe ventilare il taglio del 26% delle ore lavorative al proprio personale all’interno dell’ospedale lidense. Riduzione delle ore lavorative, però, che secondo Sindacati e lavoratori, mal concilierebbe con le operazioni di decoro e sanificazione nella stessa struttura sanitaria.
L’accordo tra ditta appaltante e ASL Roma 3 per l’Ospedale Grassi
Le problematiche tra ditta appaltante e la ASL Roma 3 (cui competenza ricade sul Grassi di Ostia), nascono già alla vincita dell’appalto. La realtà addetta alle pulizie, entrata un anno e mezzo fa, vede delle ore eccessive nel proprio accordo per i lavori che realmente deve mettere in pratica nella struttura ospedaliera lidense. L’azienda sanitaria, per provare a risolvere la vicenda amministrativa, gli offre delle attività aggiuntive: questi sono i lavori a presidio, ovvero i lavori sui reparti a colore.
I problemi tra l’ASL Roma 3 e la ditta delle pulizie
Un accordo di massima che, nell’arco di un anno e mezzo, non ha però retto tra ASL Roma 3 e la ditta. Alla radice del problema, come prevedibile, il piano industriale della stessa azienda sanitaria laziale, che decide di tagliare quei “lavori aggiuntivi” promessi alla ditta di pulizie. Nei fatti, i lavori a presidio vengono smantellati per scelte aziendali e anche per cambi portati dalla pandemia di Covid-19.
Le competenze del personale addetto alle pulizie dentro il Grassi di Ostia
Da una parte un preciso piano aziendale dell’Asl Roma Tre, dall’altro una ditta delle pulizie che deve far fronte a delle precise mansioni e con un drastico taglio di ore. Questo è un riassunto pratico delle tensioni tra l’azienda sanitaria laziale e i dipendenti della ditta, che evidenziano come le condizioni di lavoro – visti questi sviluppi – non siano più idilliaci per nessuno di loro.
Dopotutto, se da una parte sono stati rimossi i lavori a presidio, dall’altro rimangono inalterate determinate competenze vitali per il sistema ospedaliero. Oltre alla pulizia dei locali, nelle operazioni rientrano anche le mansioni di sanificazione degli spazi per il Covid. Una situazione che non si riaccende solo ora con il rialzo dei casi legati alla malattia respiratoria, ma che va avanti con continuità da Marzo 2020.
La questione delle sale operatorie interne all’Ospedale Grassi
Tra le questioni aperte, un’altra importante mansione pende sul personale addetto alle pulizie: la pulizia e la sanificazione delle sale operatorie. L’operazione è stata ereditata dagli ausiliari, che prima svolgevano questo particolare lavoro. Come possibile immaginare, la sala operatoria è la cabina di regia per affrontare le emergenze più gravi che arrivano in ospedale: un blocco per motivi igienici, creerebbe problemi ingenti.
Come cambierebbero le mansioni degli addetti alle pulizie?
Per capire dall’interno questa faccenda, siamo riusciti a interloquire con un dipendente – addetto alle pulizie all’interno dell’Ospedale Grassi – della ditta. “Sappiamo dei facili problemi tra l’ASL e la nostra ditta. Attualmente io lavoro 3 ore e mezza a giornata, per un totale di 20 ore al mese. Una condizione che, se prenderà la piega che stiamo sentendo, vedrà un ulteriore dimezzamento delle ore del 26%”.
Perché sono poche le ore per garantire la pulizia e la sanificazione del Grassi?
Poche ore a disposizione, eppure serve garantire la pulizia dell’Ospedale Grassi, che oggi copre l’utenza del X Municipio, una parte del Comune di Fiumicino e i territori al confine con Ostia del Comune di Pomezia. Questa struttura ospedaliera, però, da diversi anni è legata anche al Centro Paraplegici Gennaro di Rosa, ovvero il CPO di Ostia, cui la stessa ditta di pulizie deve garantire il decoro, nonostante le poche ore lavorative a disposizione.
L’azione dei sindacati per il personale delle pulizie tra Ospedale Grassi e CPO di Ostia
A livello sindacale, la vicenda è stata presa in mano dalle sigle di CGIL, CISL, UIL e UGL. Tutte le realtà sindacali da Luglio 2023 chiedono un incontro con i vertici dell’ASL Roma 3, in un tavolo che almeno fino a oggi non ha trovato riscontro per parlare del destino dei lavoratori presso la ditta che si occupa di pulizie.
Per provare a sensibilizzare l’azienda, la mattina di giovedì 28 Settembre verrà organizzato un sit-in sotto la sede della Direzione Generale a Casal Bernocchi, per rinnovare l’invito a un tavolo sindacale. Foto: Asl Roma 3
Asl Roma 5: “No al taglio delle ore dedicato alle pulizie ospedaliere”, lavoratori in sciopero