L’omicidio di Lorenzo Cutugno risale all’11 aprile del 1978, quando l’agente venne assassinato da un gruppo di terroristi appartenenti alle Brigate Rosse.
In quello stesso anno l’agente fu insignito della medaglia al valor militare alla memoria. Cutugno lasciava la moglie Franca, di 29 anni, e la piccola Daniela, 2 anni all’epoca dei fatti.
L’omicidio di Lorenzo Cutugno
Lorenzo Cutugno era originario di Pozzo di Gotto, Messina, dove era nato il 14 gennaio del 1947. Nel 1968 entrò nel corpo degli Agenti di custodia. Quando venne ucciso, prestava servizio presso la Casa circondariale di Torino.
Il giorno del delitto – l’11 aprile del 1978 – uscì alle 7,30 del mattino dalla sua abitazione in Lungo Dora Napoli 60 per recarsi al lavoro alle carceri “Nuove” del capoluogo piemontese. Ad aspettarlo, nel palazzo in cui abitava, c’erano appostati due terroristi, Cristofaro Piancone e Nadia Ponti, che nei giorni precedenti al delitto avevano seguito tutti i suoi movimenti. I brigatisti gli spararono diversi colpi di pistola alle gambe, per ferirlo e poi fuggirono via. Nonostante fosse stato gravemente ferito, l’agente riuscì a rispondere al fuoco ed esplose sette colpi di pistola, con cui ferì Cristoforo Piancone.
Nel frattempo però, il terzo complice del gruppo, Vincenzo Acella, che attendeva nell’auto 124 rubata poco prima, colpì Cutugno alle spalle, un proiettile lo raggiunse al cuore, l’altro alla testa. Fu proprio quest’ultimo colpo a ucciderlo, esploso a una distanza di 15 centimetri. Le Brigate Rosse rivendicarono l’omicidio dell’agente con una telefonata all’Ansa.
Intanto, Cristoforo Piancone – rimasto gravemente ferito – fu abbandonato in ospedale dai suoi complici e fu arrestato. In seguito si seppe che anche Nadia Ponti era rimasta ferita, seppur lievemente, dai proiettili esplosi dall’agente ucciso.
Le onorificenze in sua memoria
In quello stesso anno l’agente fu insignito della medaglia al valor militare alla memoria. Cutugno lasciava la moglie Franca, di 29 anni, e la piccola Daniela, 2 anni all’epoca dei fatti. Nel 2003 la Casa Circondariale di Torino è stata intitolata alla memoria dell’agente Lorenzo Cutugno e del collega Giuseppe Lorusso, ucciso il 19 gennaio del 1979.
Il 29 marzo 2010 è stata concessa all’agente Cotugno l’onorificenza di “vittima del terrorismo” «per gli alti valori morali espressi nell’attività prestata presso l’Amministrazione di appartenenza e per i quali fu ucciso a Torino il giorno 11 aprile 1978 a seguito di un attentato tesogli da tre terroristi delle Brigate rosse».
A Barcellona Pozzo di Gotto, paese d’origine dell’agente Cotugno, è stata intitolata “Via Medaglia d’Oro Lorenzo Cutugno”.
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