Prosegue l’iter per arrivare all’istituzione del cosiddetto “Monumento Naturale di Torvaianica”, ovvero un grande vincolo paesaggistico che dovrebbe andare a ‘congelare’, tutelandolo nelle intenzioni dei promotori, un’area di circa 800 ettari del litorale.
A dare conferma del proseguimento dei lavori burocratici in merito è stato l’Assessore Regionale Righini che ha risposto nei giorni scorsi ad un’interrogazione del Movimento 5 Stelle. L’iter, da quanto si apprende, risultava fermo da settembre 2022 ma sarebbe intenzione della Regione Lazio riprenderlo e arrivare fino in fondo.
Cos’è il vincolo naturale che si vuole applicare su Torvaianica
Il caso, lo ricordiamo, aveva scatenato un dibattito piuttosto acceso sul territorio e Il Corriere della Città in questo articolo aveva raccolto sia le posizioni favorevoli che quelle contrarie (ma anche quelle favorevoli ma con modifiche), intervistando alcune realtà dell’Associazionismo e della politica locale. In estrema sintesi il provvedimento, ad ogni modo, denominato “sistema di aree naturali costituito dalla Cava Tacconi, dai Laghetti di Pratica di Mare e dalle dune del Pigneto e di Campo di Selva” prevede di vincolare 800 ettari di terreno come Monumento Naturale per un’area complessiva che va da Campo Ascolano a via Zara. La procedura era stata avviata nel giugno 2021 dall’allora maggioranza a 5 Stelle guidata dal Sindaco Zuccalà per essere poi trasmessa in Regione alla Giunta Zingaretti insieme alle memorie e/o osservazioni da presentare entro ottobre 2022.
Le zone
In particolare le zone discusse erano state individuate in quelle del “Geosito 38”, dove si trovano le “argille plioceniche nella cava di Pratica di Mare” e del “Geosito 39”, con le “sabbie e argille plio pleistoceniche della Cava Tacconi”; e ancora due ambienti costieri, le dune e bosco del Pigneto (Campo Ascolano) e del ‘Tumuleto della Palazzina’, oltre ai Bacini di Campo Selva, fino ad una vasta piana retrodunale che nel 1600 ospitava un esteso lago costiero.
Le novità
Poi però, nei mesi scorsi, si erano perse un po’ le tracce di questo provvedimento che, di fatto, inciderà profondamente sul futuro di Torvaianica. A chiedere conto degli sviluppi in Regione era stato quindi proprio l’ex Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà (oggi Consigliere Regionale all’opposizione) presentando un’interrogazione.
“Il monumento naturale si farà, è una vittoria per il territorio”, ha dichiarato Zuccalà. “L’assessore Righini ha confermato la validità della procedura e la necessità di istituire il Monumento naturale per tutelare, conservare e valorizzare le aree indicate. I geositi di Cava Tacconi, i Laghetti di Pratica di Mare e le dune del Pigneto e di Campo di Selva sono risorse preziose del territorio pontino, dal pregio naturalistico e paesaggistico inestimabile. Finalmente diventeranno Monumento naturale! È una vittoria per Pomezia, per la cittadinanza e per l’intero territorio della nostra regione. Rimaniamo ora in attesa delle ultime verifiche che gli uffici regionali dovranno effettuare, anche con il Comune di Pomezia. Auspichiamo che la nuova amministrazione pometina non accampi scuse fantasiose per ritardare i tempi o ridurre l’area indicata, perché sulla tutela dell’ambiente non possiamo più perdere tempo”, ha quindi concluso il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà”.
Le precisazioni dell’Assessore Righini
A seguito della pubblicazione dell’articolo l’Assessore Righini ha inviato le seguenti precisazioni:
“Ribadisco la disponibilità dell’amministrazione a fare in modo che Cava Tacconi, Laghetti di Pratica di Mare e dune del Pigneto e di Campo di Selva a Pomezia diventino un Monumento Naturale. E’ ovvio che, come Regione Lazio, laddove c’è un bene ambientale lo andremo a tutelare e verificheremo sul posto la reale situazione. Per farlo, quindi, convocheremo un tavolo tecnico con il Comune di Pomezia – con il quale già abbiamo un’intesa -per capire come gestire l’area, nel rispetto di tutti gli aspetti che la interessano, da quello ambientale a quello urbano poiché sono presenti diverse problematiche pregresse sulle quali è necessario fare chiarezza. Quello che è certo è che prenderemo la decisione migliore per il territorio, in accordo con il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici. Comprendo, quindi, la passione attivista del consigliere Zuccalà, ma se tutto questo fervore l’avesse espresso quando era lui il sindaco di Pomezia, non ci saremmo ritrovati a dover gestire oggi tutte le varie problematiche che stanno dietro al sistema di aree naturali in questione”.