Home » Inchieste e Approfondimenti » Le Bestie di Satana, gli adoratori del diavolo che giocavano a uccidere

Le Bestie di Satana, gli adoratori del diavolo che giocavano a uccidere

Pubblicato il
nicola sapone

Le Bestie di Satana sono stati un gruppo di satanisti e serial killer, ritenuti responsabili di diversi omicidi e istigazioni al suicidio. 

Eros Monterosso, Paolo Leoni e Marco Zampollo
Eros Monterosso, Paolo Leoni e Marco Zampollo – Ilcorrieredellacittà.com

 

Quella della setta operante nei primi anni duemila è una delle più cruente pagine della storia criminale italiana. 

L’omicidio di Mariangela Pezzotta 

È il 24 gennaio del 2004 quando in uno chalet di Golasecca, nel Varesotto, viene ritrovato il cadavere di Mariangela Pezzotta, 28 anni. La giovane ha il volto completamente devastato da una fucilata, e il corpo che racconta un massacro. Lo chalet in cui viene ritrovato il cadavere è di proprietà di Giuseppe Ballarin, ma da alcuni mesi ci bazzica la figlia Elisabetta. 

È proprio lei a condurre gli inquirenti sul luogo del delitto. La giovane viene ricoverata in ospedale dopo un incidente nel quale è rimasto coinvolto un altro membro del gruppo, Andrea Volpe, ex fidanzato di Mariangela e attuale fidanzato di Elisabetta. Dopo quattro mesi dal delitto di Mariangela, sarà proprio Andrea Volpe a ricostruire i tasselli del drammatico scenario.

A intimargli di uccidere la sua ex fidanzata è stato Nicola Sapone, altro componente del gruppo, che nel Natale del 2003 gli aveva detto di uccidere Mariangela entro un mese, perché la 28enne era a conoscenza di troppi dettagli e informazioni interne al gruppo, dal quale aveva deciso di allontanarsi. Così, il 24 gennaio, Andrea Volpe telefona alla sua ex fidanzata, chiedendole di portargli la registrazione di un concerto. 

andrea volpe
Le confessioni di Andrea Volpe – Ilcorrieredellacittà.com

 

Arrivata allo chalet, ad attenderla ci sono il suo ex fidanzato ed Elisabetta Ballarin. La vittima e Volpe iniziano a discutere, a quel punto Ballarin le spara un colpo di pistola alla gola. Entra quindi in gioco Nicola Sapone, che carica il corpo di Mariangela su una carriola per trascinarlo fuori. Si accorge però che la 28enne è ancora viva, così – con una pala – la colpisce al volto, finendola. Ordina ai due fidanzati di occultare il corpo e di buttare l’auto nel vicino canale, poi sale a bordo dell’auto del padre di Elisabetta e le dice di seguirlo. 

Elisabetta Ballarin si mette alla guida dell’auto di Mariangela Pezzotta, ma a un certo punto la vettura si incaglia sul ponte. Credendo che la ragazza stia male, Andrea Volpe chiede aiuto. I due fidanzati vengono portati in ospedale, dove Elisabetta confessa il delitto di cui si è appena macchiata. 

Le Bestie di Satana

 

Nel raccontare gli avvenimenti legati all’omicidio di Mariangela Pezzotta, Volpe racconta di essere entrato – cinque anni prima – in un gruppo satanico, cui i membri avevano dato il nome di Bestie di Satana. Il gruppo si ritrovava solitamente alla fiera Senigallia di Milano, al parco Sempione e in un pub del capoluogo lombardo. È Paolo Leoni il leader della setta, ma non meno importante è il ruolo di Nicola Sapone. Un’altra figura fondamentale è quella di Mario Maccione, capace – a suo dire – di mettersi in contatto con un demone. 

I membri delle Bestie di Satana ricostruiscono i rituali che erano soliti compiere, spesso dopo aver assunto della droga. Si delineano i tratti di un satanismo acido, un fenomeno che mescola abuso di sostanze ed episodi criminali e che poco ha a che fare col satanismo vero e proprio. 

I delitti di Chiara Marino e Fabio Tollis

L’omicidio di Mariangela Pezzotta porta alla luce anche altri due omicidi, quello di Chiara Marino e Fabio Tollis, scomparsi 6 anni prima. Sarà proprio Andrea Volpe a indicare agli inquirenti i luoghi in cui si trovano i corpi dei due giovani. 

La sera del 17 gennaio 1998 Fabio Tollis uscì di casa per andare alla fiera di Senigallia e poi, insieme al gruppo, nel pub Midnight. Quella stessa sera, Fabio e Chiara Marino, sua fidanzata, vennero attirati in un bosco del Varesotto, in cui, ad attenderli, c’erano Nicola Sapone, Andrea Volpe e Mario Maccione.

Una volta arrivati nel bosco, Sapone aggredì Chiara con decine di coltellate, mentre Andrea Volpe colpì Fabio Tollis a martellate. Durante l’omicidio, Maccione rimase ferito. L’autopsia sul corpo dei due ragazzi accertò che Chiara morì per lo shock emorragico causatole dalle 11 coltellate ricevute, mentre Fabio Tollis fu colpito da 12 martellate. Andrea Volpe raccontò che a Fabio Tollis fu infilato un riccio in bocca e lui stesso lo sgozzò, temendo fosse ancora vivo. 

chiara marino
L’omicidio di Chiara Marino – Ilcorrieredellacittà.com

 

Una volta concluso il massacro, i tre complici seppellirono i corpi dei ragazzi in una buca precedentemente scavata e ripulirono la scena. Volpe confessò che c’erano stati due precedenti tentativi di uccidere Chiara e Fabio, lei con una overdose, il fidanzato tentando di dare fuoco a un’auto mentre lui era all’interno dell’abitacolo. A quel punto, il gruppo iniziò a organizzare il piano che avrebbe portato alla morte dei due giovani, colpevoli di essersi allontanati dalle Bestie di Satana. Il caso di Fabio Tollis fu, inizialmente, archiviato come fuga volontaria, una tesi che non aveva mai convinto il papà, il quale per anni – prima della confessione di Volpe – ha cercato il figlio in lungo e in largo.

È stato proprio grazie alla tenacia di Michele Tollis, padre di Fabio, che sono state riaperte le indagini sulla scomparsa del ragazzo. Quando l’omicidio di Mariangela Pezzotta ha messo tutti i tasselli del puzzle al loro posto, Michele Tollis ha fatto avere tutto il materiale raccolto negli anni al sostituto procuratore di Busto Arstizio. “Sono sceso all’inferno e sono tornato con i cadaveri di due ragazzi”, le parole di papà Michele. 

resti fabio e chiara
L’omicidio di Fabio Tollis e Chiara Marino – Ilcorrieredellacittà.com

 

Le condanne

Nel 2007 la Corte d’Assise d’Appello di Milano ha condannato Elisabetta Ballarin e Nicola Sapone per frode processuale, per concorso nell’omicidio pluriaggravato di Mariangela Pezzotto e per l’occultamento del suo cadavere. La sentenza ha inflitto alla Ballarin 23 anni di reclusione. Sapone, invece, ritenuto responsabile anche dell’omicidio di Chiara Marino e Fabio Tollis, è stato condannato a due ergastoli e tre anni di isolamento.

Condannato all’ergastolo anche Paolo Leoni. A Marco Zampollo ed Eros Monterosso sono stati inflitti, rispettivamente, 29 anni e 3 mesi e 27 anni e 3 mesi. La Corte di Cassazione ha confermato tutte le condanne. Per quanto riguarda Pietro Guerrieri e Andrea Volpe, entrambi sono stati giudicati con rito abbreviato e condannati, rispettivamente, a 12 anni e 8 mesi e a 20 anni di carcere. Le sentenze sono state entrambe confermate in Cassazione. 

 

Cosa fanno oggi i membri della setta

Andrea Volpe è tornato libero nell’aprile del 2020, laureandosi in Scienze della Formazione. Sono tornati liberi anche Pietro Guerrieri, che ha scontato 12 anni di carcere e Mario Maccione, che ha avuto uno sconto di pena, perché minorenne all’epoca dei fatti.

elisabetta ballarin
Elisabetta Ballarin è tornata libera – Ilcorrieredellacittà.com

 

Nicola Sapone e Paolo Leoni sono, attualmente, ancora detenuti. Elisabetta Ballarin è uscita dal carcere e si è laureata in Conservazione dei beni artistici e per alcuni anni ha lavorato come guida turistica sul lago d’Iseo. 

 
Impostazioni privacy