Sarà il porto canale di Fiumicino la base di una delle prime uscite dimostrative dei cosiddetti spazzini del mare, una flotta di imbarcazioni che avrà il compito di pattugliare ogni giorno i circa 8,000 km di coste del nostro Paese per recuperare i rifiuti presenti. L’inizio delle operazioni è previsto per martedì 2 febbraio salvo condizioni meteo avverse. Una notizia che sorprenderà piacevolmente gli ottantamila residenti del territorio flumense dove il problema dell’inquinamento delle acque – segnalato più volte alle autorità competenti – ha assunto nel tempo proporzioni sempre più allarmanti.
Ad annunciarlo dal suo profilo Facebook il Ministro dell’ambiente Costa. Le attività di pulizia sono il frutto di un accordo tra il Ministero e il consorzio Castalia.
Se ne parlava già da un po’. Nel dicembre 2020 la stessa Castalia aveva reso noto l’avvio del nuovo servizio antinquinamento marino del ministero dell’Ambiente. Dalla settimana prossima e fino al 2023, 32 imbarcazioni saranno al lavoro ogni giorno, in tutta Italia.
Le navi Castalia sono specializzate nel contenimento e nel recupero di idrocarburi e di sostanze derivate e di oli minerali nelle acque ma dal 2021, quelle noleggiate dal Ministero dell’ambiente, avranno un altro importante compito: raccogliere i rifiuti marini galleggianti e in particolare quelli in plastica, sia in aree marine protette che in aree antistanti le foci dei fiumi.
“Nel periodo di durata del contratto (due anni), aggiudicato al Consorzio Castalia a seguito di gara comunitaria, verranno così tracciati la presenza, la quantità e la qualità dei rifiuti marini galleggianti e della plastica raccolti in mare dalla flotta antinquinamento marino del ministero dell’Ambiente, al fine di valutare idonee iniziative di contrasto del fenomeno della plastica in mare in linea con gli impegni internazionali assunti dal nostro Paese (convenzione di Barcellona, strategia marina, ecc.).” spiega dal Consorzio Castalia.
Un piccolo grande passo per un mondo migliore considerato che il problema del marine littering, l’inquinamento marino, ci riguarda molto da vicino. I nostri mari e le nostre spiagge sono sempre più invase dai rifiuti e in particolar modo dalla plastica. Da qui la decisione del Ministero di cercare di ripulirlo, letteralmente, pattugliando ogni km di costa, giorno dopo giorno.
“Grazie all’accordo fatto con il consorzio Castalia avremo una flotta di imbarcazioni, posizionate lungo tutte le coste italiane e che ogni giorno (meteo permettendo) saranno impegnate a recuperare i rifiuti e la plastica dai nostri mari e alle foci dei fiumi. Siamo un Paese con 8mila chilometri di coste: il mare deve tornare ad essere la nostra vetrina nel Mondo” ha detto il Ministro Sergio Costa. “Questa sarà la mia missione fino all’ultimo giorno al comando di questo dicastero. La lotta al Marine Litter, cioè ai rifiuti presenti nei nostri mari e nei nostri fiumi, è stata una battaglia che ho sempre portato avanti con convinzione e determinazione. Questo accordo durerà almeno fino al 2023 e siamo sicuri che insieme alla legge #Salvamare, in discussione oggi al Senato, porterà un netto miglioramento alla salute dei nostri mari”. Per lo smaltimento della plastica raccolta il Ministero dell’Ambiente ha sottoscritto un accordo con Corepla in forza del quale sarà avviato un progetto sperimentale di riciclo della plastica recuperata in mare.
Rosanna Sabella