Come sono arrivati dei pazienti positivi al Coronavirus dal Qatar in Italia? Questo è il complesso quesito che da diversi giorni le autorità si pongono, cercando di trovare una risposta in un complesso sistema aeroportuale che ha condotto dei pazienti infetti dalla malattia presso lo scalo di Fiumicino.
Quello di cui siamo certi al momento è di come 5 viaggiatori del Pakistan fossero già positivi quando s’imbarcarono da Doha verso l’Italia, con sintomi della malattia cinese che potevano già essere presenti quando s’imbarcarono dal proprio Paese verso il Qatar.
Non è servito molto ai medici della Regione Lazio per capire come quelle persone del Pakistan stessero male, considerato come la loro condizione di salute aveva attratto la loro attenzione durante gli abituali tamponi di rito prima di sbarcare nel Bel Paese.
Il dottor Pier Luigi Bartoletti è ancora stupito dalla presenza dei pazienti positivi al Covid-19 su quell’aereo diretto in Italia, chiedendosi ancora oggi: “Ma come è possibile che li abbiano lasciati salire sull’aereo?“.
Infatti i 5 soggetti positivi al Covid-19 provengono tutti dal Pakistan, con loro che adesso stanno scontando l’isolamento coatto e con alcuni che addirittura sono stati ricoverati allo Spallanzani di Roma.
La Regione Lazio ha fatto benissimo a dimostrarsi rigida sul caso, perchè qualora non lo fosse stata i turisti positivi alla malattia avrebbero scontato un isolamento volontario con tutti i rischi di una simile decisione.
Ma serve comprendere come una simile condizione può predisporre ulteriori contagi trasmessi all’interno di un aereo da 205 passeggeri, considerato poi come l’aeroporto di Doha sia la classica tappa di scalo quando si ritorna dal continente asiatico.
Sul volo incriminato salgono 112 passeggeri del Bangladesh, una ventina d’italiani, una decina di qatarioti e una quarantina di pakistani. Ad attendere a Fiumicino questo Airbus 350 della Qatar Airways c’è un provvedimento delle autorità che vieta lo sbarco ai cittadini bangladini. L’Italia infatti si vuole tutelare verso un Paese che ci ha inviato soggetti malati con certificati falsi o definiti “sani” ma palesemente positivi al Covid-19.
I 112 bangladini vengono quindi rinviati in Qatar e poi in Bangladesh, nonostante tra pianti e urla provano a scendere sul suolo italiano dell’aeroporto di Fiumicino. Il resto dei passeggeri viene fatto sbarcare e gli viene fatto fare il tampone. Si scopre che 5 pakistani sono positivi al Covid-19, motivo per cui agli altri 88 passeggeri viene disposto l’isolamento di 14 giorni perchè trovati negativi alla malattia. Persone che hanno viaggiato su un aereo con 5 persone positive al virus cinese, ma dove non si conosce ancora se tra i 112 bangladini ci fossero eventuali ammalati alla malattia.
Servirà capire cosa uscirà dai secondi tamponi tra 10 giorni, così da vedere se anche qualche altro passeggero tra gli 88 dell’aereo risulterà positivo alla polmonite cinese. Incognita che pesa anche sull’equipaggio di bordo dell’Airbus 350, dove gli operatori hanno viaggiato per l’appunto con i 5 passeggeri positivi alla malattia.