Il Coronavirus continua a minare pesantemente l’economia e gli equilibri dell’Aeroporto di Fiumicino “Leonardo da Vinci”, che già dai prossimi giorni ridurrà ulteriormente le proprie attività all’interno del famosissimo scalo romano.
Una condizione che va ulteriormente ad aggravare il futuro di tantissimi dipendenti presso la struttura aeroportuale, che già da un mese si trovano a fare i conti con la cassa integrazione o addirittura fenomeni di “ferie forzate” per il poco movimento all’interno del Leonardo da Vinci. Condizione che in questo momento si è riversata anche sulle nuove assunzioni a tempo determinato, con tantissime nuove unità stagionali che hanno visto rimandata la loro assunzione a data da destinarsi – a questo punto se mai avverrà – in concomitanza alla fine dell’epidemia da COVID-19.
La notizia dell’ulteriore riduzione del lavoro aeroportuale arriva direttamente dalla voce di “Aeroporti di Roma: Fiumicino-Ciampino”, che sulla drastica decisione ha steso un comunicato stampa in giornata. La società ha dichiarato riguardo questa iniziativa: “Ulteriore riduzione dell’operatività dei terminal passeggeri all’aeroporto di Fiumicino. A partire da martedì 7 aprile le operazioni di imbarco di tutti i voli in partenza saranno effettuate solamente dal molo B mentre le operazioni di check-in, i controlli di sicurezza e la riconsegna bagagli continueranno ad essere effettuate esclusivamente al Terminal 3″.
Prosegue la società “Aeroporti di Roma: Fiumicino-Ciampino”: “La decisione, che segue la chiusura del Terminal 1 del 17 marzo e un forte ridimensionamento delle aree d’imbarco a partire dal 27 marzo, si è resa necessaria a causa di ulteriori molteplici cancellazioni di voli da e per l’Italia annunciate da molte compagnie aeree. Nelle ultime settimane il traffico aereo è crollato a livello globale e sul principale scalo italiano oggi la riduzione è di oltre il 95% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno“.
Conclude la nota della società aeroportuale romana: “I terminal passeggeri dello scalo di Fiumicino riprenderanno ad operare regolarmente non appena sarà superata l’attuale fase di emergenza”.