Gli amanti dei giochi conoscono per filo e per segno i modi per poter sfidare la Dea Bendata e sempre più persone scelgono di giocare online. I motivi sono diversi, in generale comunque, pesano molto su questa scelta: la sicurezza di giocare online dove pagamenti e dati sono tracciati e, soprattutto, la comodità. Per quanto esperti di giochi siate, qualcuno potrebbe tuttavia non sapere che sulle vincite in alcuni giochi d’azzardo ci sono da pagare le tasse.
Sembrerebbe incredibile, eppure è proprio così: determinati giochi prevedono che il player in caso di vincite sopra ad un tetto definito di 500 euro, debba versare al fisco la propria parte. L’aliquota va dall’8 al 12 %, imposta al momento del ritiro del denaro da chi di competenza. Di fronte ad una combinazione vincente, questa tassa (detta non a caso “tassa della fortuna”) va considerata, specie prima di farsi magari qualche regalo fuori dalle righe e restare delusi, o peggio, perderci.
Quanto guadagna lo Stato con la tassa della fortuna?
Si calcola che questa tassa frutti allo Stato ben 148 milioni di euro l’anno. Una bella cifra, specie se pensiamo che di fatto la si ottiene facilmente e che non consente alcun tipo di evasione. 48 milioni derivano dal gioco del Lotto, mentre gli altri 95 da altre tipologie di gioco online.
Questa tassa fa molto discutere perché di fatto i montepremi promessi di fatto non sono che un’illusione talvolta e a sentirsi colpiti sono i consumatori, piuttosto che le aziende del mondo dei giochi. Per bilanciare la questione, non a caso, qualcuno ha infatti tempo fa proposto di tassare le vincite alla fonte. Sebbene di per sé i conti alla fine tornano, si tratta proprio di correttezza nei confronti del giocatore.
Qualcuno potrebbe obiettare che tutto sommato si tratta di una percentuale bassa ed avrebbe ragione, se non fosse che dobbiamo considerare che a volte si parla di milioni di euro. Così accade, per esempio, quando si vincono Jackpot milionari al Superenalotto.
Quali sono i giochi dove si paga questa tassa?
A definire la lista di giochi soggetti alla tassa della fortuna è una disposizione aggiornata con una Manovra di Governo del 2017. Per Gratta e Vinci, SuperEnalotto, Videolottery, Win For Life i vincitori devono pagare una tassa pari al 12% qualora la vincita sia superiore ai 500 euro. Nel caso del Lotto invece sarà pari all’8%. Diversamente accade nel mondo dei giochi online. Casinò online, Lotterie, Poker, Bingo, Tombola, Slot e altri giochi su piattaforme digitali non sono soggetti a tassazione.
In alcuni giochi specifici le tasse non si pagano, perché le vincite non superano mai i 100 euro, quindi sono sotto alla soglia dei 500 euro sopraddetti. In ogni caso per scoprire di più sul gioco del lotto o su altre tipologie di giochi online, è sufficiente leggere con attenzione i regolamenti: sui siti seri, di solito, è tutto messo nero su bianco in modo chiaro e trasparente.