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TRIBUTI: 14 MILIONI IN PIU’ NELLE CASSE COMUNALI

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Quasi 14 milioni di euro in più di introiti rispetto all’anno precedente: è questa la clamorosa cifra che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa congiunta, hanno fornito gli assessori alle Politiche Finanziarie del Comune di Pomezia, David Tintinago, ed all’Urbanistica, Antonio Flore, confrontando i dati relativi agli anni 2009 e 2010. L’enorme differenza è dovuta alla gestione “in proprio” dei tributi, che fino al maggio del 2009 erano invece riscossi dall’Aser. I 14 milioni sono dovuti sia all’aumento dei contribuenti – Pomezia conta su un numero elevato di evasori totali, molti dei quali ora scoperti – che al mancato versamento, da parte del Comune, del 30% di aggio che l’Aser prendeva per gestire il servizio. “Per fare fronte alla difficile situazione economica che ha colpito i Comuni dopo i tagli della finanziaria e i minori trasferimenti erariali, era più che mai necessaria una razionalizzazione delle entrate e delle uscite al fine di meglio programmare e dunque utilizzare le risorse davvero disponibili – ha spiegato l’assessore Tintinago – Era poi nostro compito far sì che queste entrate fossero le maggiori possibili senza per questo aumentare la pressione fiscale sui contribuenti. Per questo siamo ricorsi al recupero delle somme non versate, anche attraverso il condono”. Ma più di 4 milioni di euro sono in realtà arrivati grazie agli accertamenti iniziati anni fa, trasformati poi, dopo i vari ricorsi, in crediti accertati e già riscossi dall’amministrazione nel corso del 2010. Il lavoro di riscossione, man mano che i crediti diventano esigibili – l’evasore “scoperto” ha la possibilità di ricorrere in giudizio, ragione per la quale molto spesso i tempi si allungano – sarà sempre più ampio, perché l’ufficio entrate sta puntando proprio sugli evasori, totali o parziali, per far sì che la tassazione ai cittadini sia più equa. “Al momento gli accertamenti completati raggiungono l’imponente cifra di 22 milioni di euro: di questi abbiamo preso delle misure cautelari per un totale di 5 milioni e 700 mila euro, che sono quindi entrate garantite – ha spiegato Tintinago – Dal momento che la legge prevede la rateizzazione del debito da parte del creditore fino a 16 rate, riceveremo quanto ci è dovuto con pagamenti dilazionati nel tempo”. Con la prima rata, l’evasore che è stato oggetto di accertamento e condannato al pagamento deve versare gli interessi, le spese del procedimento, eventuali multe ed una parte del capitale inizialmente dovuto, mentre con le restanti salderà il debito erariale. “Per evitare queste spese accessorie, che possono maggiorare addirittura del 60% l’importo dovuto, siamo ricorsi al condono: tutti i cittadini che non sono a posto con i pagamenti possono recarsi nei nostri uffici e regolarizzare la loro posizione, saldando esclusivamente le tasse iniziali. Chi non si mette in regola entro il 31 Marzo andrà invece incontro alle procedure di accertamento, per cui – magari non subito – dovrà pagare cifre molto più elevate”, ha dichiarato l’Assessore alle Finanze. Nella fase di accertamento è stato fondamentale l’aiuto fornito dall’assessorato all’Urbanistica che, per non procurare danno erariale, ha lavorato sul territorio, dando l’effettivo valore alle proprietà di quanti non avevano versato imposte come ICI, Tarsu e Tosap. Ma il lavoro dell’Urbanistica continuerà soprattutto nell’ottica della Variante al Piano Regolatore: tutti i terreni che hanno subito una variazione della destinazione d’uso dovranno essere ricalcolati come valore e quindi come tasse da pagare. “Questo lavoro consentirà di pianificare anche le entrate future – ha spiegato l’Assessore Antonio Flore – perché quantificheremo il reale valore del bene su cui il contribuente deve versare il tributo, con la conseguente definizione dell’importo corretto da pagare attraverso dei precisi conteggi tecnici”. Il lavoro improntato dall’Urbanistica riguarda anche per le convenzioni stipulate nel tempo dall’amministrazione. “Stiamo accertando quali e quante siano le proprietà del Comune acquisite a seguito di convenzioni con i privati. Purtroppo, tra contenziosi ed altro, nel passato questo controllo con è stato fatto, con il risultato che ci siamo trovati a non sapere a quanto ammonta il nostro patrimonio immobiliare”, ha continuato Flore. Per quanto riguarda le entrate si prospettano quindi incassi maggiori rispetto al passato, ma la situazione economica pometina è problematica anche e soprattutto sul versante debitorio, con fornitori che attendono i pagamenti e minacciano azioni legali. “Definita la fase del recupero attraverso i crediti accertati, passeremo alla redazione di accordi transattivi con i nostri creditori per rientrare dei debiti. Proporremo, così come viene garantito ai nostri debitori, un pagamento rateale al netto di interessi ed eventuali spese legali”, ha dichiarato Tintinago. Una sorta di “saldo e stralcio” che permetterà al Comune di sanare la posizione debitoria attraverso dei piani di rientro ed ai fornitori di avere i loro soldi, anche se decurtati di interessi e spese. “Si tratta quindi di usare gli stessi pesi e misure: così come entra, il denaro verrà utilizzato per saldare i debiti, ma non solo: una parte sarà utilizzato per quello che, al momento è il problema maggiore del nostro territorio, ossia la crisi del lavoro. “Offriremo degli sgravi fiscali ed aiuti economici alle aziende che assumeranno nuovo personale a tempi indeterminato, per cercare di rilanciare l’economia e frenare la crisi”, ha concluso David Tintinago, che ha voluto ribadire l’importanza del condono che scadrà fra 15 giorni. “Oggi possiamo contare su un ufficio in fase di ampliamento, coordinato dalla funzionaria Sabrina Bertozzi, sempre a disposizione per chiarire e risolvere dubbi o problemi che negli anni sono rimasti irrisolti”. “Gli impiegati – ha spiegato la dott.ssa Bertozzi – sono a disposizione dei cittadini per sanare la loro posizione: possono usufruire della sanatoria anche quei contribuenti che hanno ricevuto atti di accertamento dall’Aser dopo il 2008 per tributi relativi agli anni 2004-2007 e che magari non hanno pagato per il caos che in quel momento si era creato. Oggi la nostra volontà è quella di tessere una rete solida di collaborazione nell’interesse dei cittadini e contemporanemente al servizio della città”.

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