TARES, LE SCADENZE FISSATE DAL COMUNE DI POMEZIA
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In attesa che il Governo centrale faccia chiarezza sui tempi di introduzione della TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), il Comune di Pomezia, così come già fatto da altri Comuni d’Italia, prende provvedimenti per evitare danni economici, non appesantire ulteriormente la situazione della cassa e garantire il difficile equilibrio tra i flussi di entrata e quelli di uscita. Il sub Commissario dott. Antonio Tedeschi ha firmato il 25 marzo scorso la delibera che prevede di anticipare la riscossione del 70% del valore della TARSU (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) in vigore nel Comune fino alla fine del 2012, al 20 aprile e al 20 giugno, stabilendo sin da ora le scadenze delle ulteriori 2 rate, ossia il 20 settembre ed il 20 novembre, la cui quantificazione a saldo e conguaglio potrà avvenire solo dopo la definizione delle nuove tariffe TARES. Ciò significa che l’Ufficio Tributi dell’Ente si attiverà per la riscossione anticipata, a titolo di acconto, della TARES, calcolandola nella misura del 70% del valore corrisposto a titolo di TARSU nel 2012, da versare nelle due rate di aprile e di giugno. Ad avvenuta istituzione della TARES, che la delibera prevede a luglio, i cittadini verseranno, nelle ultime due rate dell’anno, la somma dovuta al netto dell’anticipo già versato, fatti salvi i casi in cui il valore dell’acconto dovesse risultare superiore al dovuto, caso in cui l’Ente provvederà al rimborso. Una scelta obbligata, che cerca di tenere l’equilibrio tra la copertura dei costi dell’Ente e la tutela dei cittadini che, con questa rateizzazione del tributo sui rifiuti e servizi, non si troveranno ad affrontare nei medesimi periodi il pagamento dell’IMU.