Aumentano gli stupendi per tutti i lavoratori dipendenti, come conseguenza della diminuzione del 2% dei contributi previdenziali. Questa nuova disposizione è contenuta nel così detto decreto Aiuti bis o anche Dl numero 115 del 2022, all’articolo 20 dove è previsto un aumento di 1,2 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale.
A chi è rivolto
È rivolto a tutti i lavoratori dipendenti interessati dalla diminuzione prevista dall’articolo 1 della legge di bilancio del 2002. E questa nuova disposizione prevede un’ulteriore riduzione fino al 2% sui contributi previdenziali che vengono trattenuti in busta paga al dipendente dal datore di lavoro. Si tratta di una disposizione valida esclusivamente dal mese di luglio a quello di dicembre del 2022.
È rivolto a tutti i dipendenti fatta eccezione per i lavoratori domestici, ma a condizione che al lordo mensilmente percepiscano un salario inferiore a 2.692 euro per 13 mensilità. La normativa comprende tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, sia a termine sia di apprendistato o anche operai agricoli.
Il taglio del cuneo fiscale comporta una riduzione dell’aliquota dei contributi previdenziali, per i dipendenti nei settori privati dall’8,39% al 7,19%; per i dipendenti pubblici dall’8% al 6,8%.
Cosa comporta questa misura in termini economici per i lavoratori
La paura per i lavoratori è che questa misura possa in qualche modo influire sul calcolo degli assegni pensionistici futuri, ma così non è.
Questa misura comporterà come conseguenza naturale l’aumento degli stipendi dei lavoratori. A luglio a dicembre di quest’anno gli stipendi sono aumentati, infatti, dai 10 ai 30 euro al mese. Senza contare che già nel 2022 si è registrato un incremento degli stipendi per la diminuzione dell’Irpef e il taglio dello 0,8% così come stabilito nella Legge numero 234 del 2021.