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Scadenze fiscali marzo 2023: il calendario completo, dalla Certificazione Unica all’Iva

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Scadenze fiscali di marzo 2023: quali sono gli appuntamenti più importanti da segnare sul calendario? L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato lo scadenzario. Protagonista del mese di marzo è senza dubbio la certificazione unica, il documento che certifica i redditi dei dipendenti e dei collaboratori, indispensabili ai fini della precompilazione della dichiarazione dei redditi.

Le scadenze fiscali di marzo 2023

Resta fisso l’appuntamento con gli adempimenti periodici a metà mese, ma c’è anche l’imposta di registro e altre comunicazioni da segnare in calendario. Entro il 3 marzo 2023 va effettuato il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati il 1° febbraio o rinnovati tacitamente a partire dalla stessa data. Il pagamento va effettuato col modello F24 Elide. I titolari di partita Iva devono pagare necessariamente in via telematica, mentre i non titolari di partita Iva possono pagare anche presso banche, poste o un ufficio dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

I codici tributo da usare sono:

  • 1500 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Imposta di Registro per prima registrazione;
  • 1501 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Imposta di Registro per annualità successive;
  • 1502 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Imposta di Registro per annualità successive;
  • 1503 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Imposta di Registro per risoluzioni del contratto;
  • 1504 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Imposta di Registro per proroghe del contratto;
  • 1505 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Imposta di Bollo;
  • 1506 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Tributi speciali e compensi;
  • 1507 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Sanzioni da ravvedimento per tardiva prima registrazione;
  • 1508 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Interessi da ravvedimento per tardiva prima registrazione;
  • 1509 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Sanzioni da ravvedimento per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi;
  • 1510 – LOCAZIONE E AFFITTO DI BENI IMMOBILI – Interessi da ravvedimento per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi.

Il 16 marzo 2023

Il 16 marzo 2023 segna la scadenza per una serie di adempimenti, tra cui il versamento delle ritenute alla fonte operate nel mese precedente. L’adempimento, quindi, spetta ai sostituti d’imposta. Altro appuntamento importante in scadenza il 16 marzo è quello con l’Iva per i contribuenti Iva mensili: il versamento va fatto in via telematica con modello F24, usando il codice tributo 6002 – Versamento Iva mensile febbraio.

I contribuenti Iva devono anche ricordarsi di effettuare il versamento, in unica soluzione o come prima rata, dell’Iva relativa all’anno d’imposta 2022 risultante dalla dichiarazione Iva annuale, senza applicazione della maggiorazione a titolo di interesse corrispettivo. Il codice tributo da usare è 6099 – Versamento Iva sulla base della dichiarazione annuale. Il 16 marzo è anche l’ultimo giorno utile per l’invio della certificazione unica 2023 all’Agenzia delle Entrate e per la consegna del documento al lavoratore. La certificazione unica è un documento fondamentale ai fini della dichiarazione dei redditi. I datori di lavoro lo consegnano ai propri dipendenti, e l’Inps fa la stessa cosa verso i pensionati e i titolari di altre prestazioni.

20 marzo 2023

I soggetti che intendono opporsi all’utilizzazione dei dati delle erogazioni liberali effettuate nell’anno precedente per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata possono presentare domanda entro il 20 marzo 2023 all’Agenzia delle Entrate, usando il modello denominato «Opposizione all’utilizzo dei dati delle erogazioni liberali per la dichiarazione dei redditi precompilata». Questo modello va debitamente sottoscritto, unitamente ad una copia di un documento d’identità, deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate inviando una e-mail all’indirizzo opposizioneutilizzoerogazioniliberali@agenziaentrate.it oppure inviando un fax al numero 0650762650.

31 marzo 2023

Gli enti non commerciali e produttori agricoli sono tenuti alla dichiarazione mensile degli acquisti di beni e servizi da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato effettuati dagli enti non soggetti passivi Iva e dagli agricoltori esonerati. L’adempimento va eseguito in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, utilizzando i canali Fisconline o Entratel. Per tutti i dettagli si può consultare lo scadenzario dell’Agenzia delle Entrate.

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