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RELAZIONE RAGIONERIA DI STATO SUI CONTI DEL COMUNE DI POMEZIA, MARIA CORRAO CHIEDE DI RENDERE PUBBLICI GLI ATTI

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torre pomezia (3)

Una richiesta ufficiale di accesso agli atti e visione della relazione stilata dalla Ragioneria di Stato, per capire non solo il vero “stato di salute” delle casse comunali pometine, ma anche e soprattutto per sapere come, perché e per colpa di chi Pomezia ha, come riportano i Revisori dei Conti, un “deficit strutturale” con relativa “situazione drammatica” che fa temere un futuro nero per tutti i suoi abitanti. E’ questa l’istanza protocollata questa mattina dalla candidata sindaco della lista civica Alternativa per la Città Maria Corrao ed indirizzata al Commissario Prefettizio Serenella Bellucci, al Sub-Commissario Antonio Tedeschi, al Segretario Generale Angelo Scimè ed al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. “Ho protocollato due diverse richieste – ha specificato Maria Corrao – una in qualità di candidato sindaco, l’altra come giornalista, ma domani ne aggiungerò una terza come cittadina di Pomezia. Invito tutti i cittadini a fare altrettanto, perché è fondamentale che ognuno di noi sappia con esattezza come stiano le cose e a chi vanno imputate le colpe dei disservizi che quotidianamente subiamo a causa della mancanza di soldi. Gli Ispettori che hanno stilato la relazione sono gli stessi che hanno svolto la verifica amministrativo-contabile presso la Regione Lazio nel corso del 2012, resa nota ai cittadini prima delle elezioni regionali. In quell’occasione gli elettori hanno avuto la possibilità di sapere chi li aveva danneggiati e la conseguente opportunità di evitare di votarli di nuovo. Credo che questa facoltà debba essere riconosciuta anche ai cittadini di Pomezia”. “La scrivente – si legge nel documento protocollato – chiede di poter prendere visione della relazione stilata dalla Ragioneria di Stato in merito al Comune di Pomezia, facendo riferimento alla Legge 6 novembre 2012, n. 190 ed al Codice della Trasparenza del 15 febbraio 2013 in materia di trasparenza degli atti amministrativi.

A tal proposito, per prevenire eventuali dinieghi di accesso agli atti, si fa presente che il Codice della trasparenza prevale sulla legge sul procedimento amministrativo (241/90)”. La candidata fa poi riferimento anche “a quanto pubblicato sul sito del Comune di Pomezia, dove viene riportato che “Viene quindi codificato un nuovo istituto: il DIRITTO DI ACCESSO CIVICO: agli obblighi di trasparenza e pubblicazione sui siti web previsti dal Decreto corrisponde il diritto di “tutti i cittadini di chiedere e ottenere che le PA pubblichino atti, documenti e informazioni che detengono e che, per qualsiasi motivo, non hanno ancora divulgato”. “Da tale norma discende che tutti i documenti, informazioni e dati oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblici e chiunque ha diritto di conoscerli, di fruirne gratuitamente e di riutilizzarli”. “Adesso spero in una risposta veloce, che dimostri – partendo dai Commissari e dal Segretario – che c’è già una volontà amministrativa, anche se non ancora politica per ovvie ragioni, di dare un forte segnale di cambiamento e di trasparenza. Noi cittadini abbiamo diritto di sapere cosa contengono quelle circa 170 pagine a cui ha fatto riferimento il candidato sindaco del PDL Luigi Celori, il quale in un comunicato stampa in cui parla, tra l’altro, di “Assunzioni dalla trasparenza discutibile e anche dalla dubbia legittimità”, di “Retribuzioni dei dirigenti troppo alte e tutta una serie di altre cose che testimoniano il pressappochismo e la sciatteria che hanno contraddistinto i sei anni e mezzo di amministrazione De Fusco”. Da candidata sindaco, da giornalista ma soprattutto da cittadina, vorrei sapere con esattezza cosa sia quel “tutta una serie di altre cose”, per evitare che vengano ripetute e che possano essere rielette le stesse persone che le hanno provocate”.

 

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