Con l’articolo n. 249 della legge di bilancio 2002, è stata sancita la possibilità di stipulare accordi mirati a sviluppare progetti di inserimento professionale e di formazione nei campi della transizione digitale ed ecologica. Per saperne di più, ci siamo rivolti a Giovanni Liquori, consulente del lavoro e fondatore di ItalPaghe.
Ci aiuta a capire meglio i termini di questa novità?
La possibilità rientra nel contesto del programma GOL, acronimo che sta per Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. Gli accordi possono essere sottoscritti fra gli enti del terzo settore, soggetti privati e pubblici, autonomie locali e associazioni sindacali, sia dei lavoratori che dei datori di lavoro, purché abbiano una certa rappresentatività a livello nazionale. La finalità dei progetti può essere quella di garantire una riqualificazione dei lavoratori già occupati, così che le loro conoscenze risultino potenziate, ma anche quella dell’inserimento (o del reinserimento) dei lavoratori inattivi, inoccupati e disoccupati: per questo c’è bisogno di una specifica formazione.
Come si effettua la formazione?
A seconda degli accordi, si può garantire la formazione attraverso l’acquisizione di competenze specialistiche di natura professionale e tecnica, anche per mezzo di contratti di apprendistato, nel caso dei lavoratori inattivi, inoccupati e disoccupati. Per quel che riguarda i lavoratori già occupati, invece, si può prevedere l’istituzione di centri aziendali in modo da assicurare da un lato la formazione continua dei lavoratori e dall’altro lato la mobilità fra le imprese. Si parla, a tal proposito, di Patti territoriali per la transizione ecologica e digitale, ed è una delle novità più significative previste dalla legge di bilancio 2022 per ciò che riguarda le politiche attive del mercato del lavoro.
Ce ne sono altre?
L’articolo 248 della legge di bilancio ha previsto che dall’inizio di quest’anno vi sia la possibilità di ricorrere agli apprendistati professionalizzanti per l’assunzione di quei lavoratori che usufruiscono della cassa integrazione guadagni straordinaria in virtù di un accordo di transizione occupazionale. Non ci sono limiti di età, il che vuol dire che tutti, in teoria, possono essere assunti in apprendistato professionalizzante, con l’obiettivo di garantire la qualificazione professionale (o la riqualificazione) dei dipendenti in esubero. La cassa integrazione guadagni straordinaria, nel caso delle imprese con rilevanza economica strategica a cui si fa riferimento nel D. Lgs. n. 148 del 2015 all’articolo 22-bis, può essere garantita solo per prorogare l’intervento di integrazione salariale straordinaria in relazione alla causale contratto di solidarietà.
Ci può parlare del programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori?
L’accesso a questo programma è previsto per i lavoratori che sono coinvolti nell’accordo di transizione occupazione. Si tratta di un programma nazionale che ha come obiettivo l’inserimento occupazionale attraverso la fornitura di specifici servizi di politica attiva a proposito dei quali da poco la Conferenza Stato-Regioni è giunta a un accordo. I nomi, poi, verranno comunicati ad ANPAL, che a sua volta li fornirà alle regioni coinvolte.
Infine, una citazione è doverosa per l’articolo 21 del D. Lgs. n. 148 del 2015: di che cosa si tratta?
Questo articolo stabilisce che si possa richiedere un intervento straordinario di integrazione salariale nel momento in cui un contratto di solidarietà, una crisi aziendale o una riorganizzazione aziendale comportano la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa. Nel caso delle crisi aziendali, però, dal 1° gennaio del 2016 sono esclusi i casi relativi alla cessazione di rami delle attività produttive. Con la legge di bilancio 2022, è stata aggiunta la postilla relativa alla realizzazione di processi di transizione, i quali dovranno essere stabiliti e normati con un decreto del Ministero del Lavoro, sentito il MISE.
ItalPaghe: che cos’è e qual è la sua mission
Giovanni Liquori è fondatore e socio di ItalPaghe, realtà che si occupa di servizi di consulenza e assistenza per studi di consulenti del lavoro e di commercialisti, ma anche di elaborazione di contributi e paghe in outsourcing. La fornitura di tecnologie e servizi per gestire il personale e le consulenze di natura giuslavoristica e fiscale rappresentano il core business di questa realtà, che conta fra i propri clienti organizzazioni sindacali territoriali e nazionali, enti pubblici, atenei universitari e giornalisti. Lo scopo è sempre quello di promuovere una corretta gestione delle risorse umane e lo sviluppo dei processi aziendali.