Home » Ultime Notizie Economia » Quando viene pagato l’assegno unico a novembre 2023? Le date

Quando viene pagato l’assegno unico a novembre 2023? Le date

Pubblicato il
perché si dice rimanere al verde

Arriva novembre e anche le tasche delle famiglie con figli a carico ringraziano. Nel mese di novembre infatti ricorrono alcune date da segnare in calendario per chi usufruisce dell’assegno unico. Ecco quali sono e come richiederlo.

Cos’è l’assegno unico mensile?

L’assegno unico è un sostegno economico che viene erogato alle famiglie per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età, mentre non ha limiti di età per i figli disabili.

Il contributo viene erogato tra il mese di marzo e di febbraio dell’anno successivo e fa riferimento all’Isee di ogni nucleo famigliare. Può essere richiesto anche in assenza di Isee, ma documentando i redditi percepiti e dichiarati dai richiedenti. A seconda dei redditi dichiarati e percepiti, varia anche l’importo dell’assegno unico attributo al nucleo familiare, che terrà conto anche dell’età dei figli e di eventuali condizioni di disabilità.

Quando sarà erogato l’assegno unico?

Sono cinque le date che dovremmo memorizzare a novembre sull’assegno unico.

  • Il 16, 17, 18 novembre 2023: sono date riservate ai nuclei familiari che non hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente;
  • dal 20 al 30 novembre 2023: questo periodo è destinato ai nuclei familiari che hanno subito variazioni nelle loro condizioni rispetto al mese precedente.

Se novembre 2023 è il primo mese in cui si usufruisce dell’assegno unico mensile, l’importo sarà accreditato dall’Inps alla fine del mese successivo rispetto a quando è stata presentata la domanda.

Cosa fare se si usufruisce del Reddito di cittadinanza?

Nel caso in cui l’assegno unico sia richiesto da percettori del Reddito di cittadinanza, è possibile continuare a usufruire dell’agevolazione ma fino a febbraio 2024 e sulla stessa carta registrata per il Rdc. In questo modo sarà possibile usufruire dell’assegno unico e poter al contempo comunicare le giuste modalità di pagamento entro la scadenza 2024, senza incorrere in ritardi o sospensioni che sopprimano un diritto per le famiglie.

Reddito di cittadinanza e assegno unico, le nuove regole dell’Inps: ecco cosa cambia

Impostazioni privacy