Limiti al contante, cosa cambia nel 2024? Un tema caldo di cui in Italia si dibatte da anni. Tra continue modifiche e cambiamenti nella normativa, vediamo insieme le ultime novità.
C’è chi ne ha fatto un proprio cavallo di battaglia, magari durante le campagne elettorali. Altri, invece, hanno sempre osteggiato provvedimenti in questa direzione, mostrandosi contrari a qualsiasi imposizione legislativa per limitare l’uso del denaro contante. Soldi e banconote dunque contrapposte ai metodi di pagamenti elettronici: questa l’annosa partita di cui si discute da tempo.
Limite al denaro contante: metodo efficace per ridurre l’evasione? Cosa dicono gli esperti
In molti sostengono che limitare l’uso del contante favorisce la lotta all’evasione. Teoricamente infatti, i pagamenti tracciati impediscono lo scambio di denaro in “nero”, considerando che tutto viene messo nero su bianco. Negli anni scorsi, ad esempio, ricorderete le campagne cashless del Governo che puntavano forte in questa direzione, addirittura concedendo una sorta di “premio” – il cosiddetto cashback – a chi pagava con carte. Un progetto, c’è da dire, largamente apprezzato dai più che però poi non è stato riproposto anche a causa delle risorse economiche piuttosto consistenti che richiedeva.
Ma cosa dicono gli esperti? Limitare l’uso del contante contrasta efficacemente l’evasione oppure no? Ebbene, secondo un recente studio di Unimpresa – era il 2022 – non esisterebbe alcuna correlazione diretta tra l’andamento dell’evasione fiscale in Italia e l’evoluzione al tetto del contante. Anzi, in realtà sarebbe quasi l’opposto. Sì perché, dati alla mano, è emerso che il picco più basso di evasione fiscale è stato registrato nel 2010 quando il limite all’uso del contante era di 5.000 euro; viceversa, il record di evasione è stato registrato paradossalmente proprio quando la soglia per il pagamento cash è stata abbassata a 1.000 euro.
Di fatto dunque, analizzando un periodo target di 10 anni, sempre secondo Unimpresa, non sarebbe possibile ricercare un nesso causale tra queste due variabili. Evidentemente dunque le cause dell’evasione sono da ricercare altrove e non direttamente nell’aumento o nella riduzione dell’utilizzo di denaro contante nei pagamenti attraverso l’imposizione di determinati limiti ai cittadini.
Qual è il limite al contante nel 2024
Arriviamo così alla stretta attualità. Che dire infatti dell’anno in corso? La legge di bilancio 2023 ha infatti fissato la soglia limite per l’utilizzo del contante. Se durante le fasi della discussione si era parlato di un possibile innalzamento del tetto fino a 10.000 euro alla fine il Governo ha optato per una sorta di compromesso: di conseguenza, per il 2024, il limite per i pagamenti in contanti è fissato in 4.999,99 euro. E per il momento non sono in programma ulteriori revisioni.