Potresti non avere diritto alla pensione, ma solo se hai iniziato a lavorare dopo una certa data. Ma quale? Scopriamolo insieme.
Tutti abbiamo diritto alla pensione, prima o poi. Tuttavia, secondo le ultime novità, alcune persone potrebbero non averne diritto, sulla base delle decisioni del governo. Il tema pensioni è sempre molto caldo e soprattutto giorno dopo giorno emergono dettagli che in qualche modo non fanno piacere agli italiani.
Proprio in questi ultimi giorni sono arrivate delle brutte notizie per le pensioni e di conseguenza per i pensionati.
La rivalutazione di cui tanto si parla, purtroppo potrebbe portare diversi italiani a non avere più diritto a percepire la pensione. Il tutto, solo se si è iniziato a lavorare in seguito ad una data specifica. Vediamo quale.
Potresti non avere diritto alla pensione, le ultime novità
Si parla tanto di rivalutazione delle pensioni e proprio sulla base di questa, potrebbero essere in arrivo delle cattive notizie per alcuni pensionati. E’ pur vero che parlando di rivalutazione, quello che viene in mente è l’aumento della pensione minima, perchè effettivamente questa è parte di questo processo.
Molti pensionati, proprio sulla base della rivalutazione, potranno ricevere tanti soldi in più nell’assegno pensionistico mensile.
A ogni modo, se da una parte sono previste delle novità interessanti, dall’altra ci sono sempre delle cattive notizie, soprattutto per quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo una certa data.
Gli aumenti previsti
Se da una parte ci sono solo cattive notizie, dall’altra possiamo rincuorare i pensionati dicendo che il Governo ha pensato anche a degli aiuti. A seconda del tipo di pensione percepita, sono previsti degli aumenti. Andando nel concreto, chi riceve una pensione minima di 524 euro, percepirà un aumento di 11 euro al mese. Chi percepisce una pensione di 1000 euro avrà un aumento di 70-80 euro.
Chi percepisce una pensione molto alta, ovvero i 2692 euro, avrà un aumento che va dai 160 ai 170 euro al mese. Insomma, facendo una stima, è previsto un aumento che va da 10 ai 50 euro lordi, ogni 500 euro.
La data da prendere in considerazione è quella del 1° gennaio 1996, giornata dalla quale sarà rivalutata la propria pensione. Di conseguenza, le persone che hanno iniziato a lavorare in seguito al 1° gennaio 1996, percepiranno una pensione più alta. Ma non è tutto oro quello che luccica, visto che questo termine ci indica anche che si sono alzati i requisiti minimi per poter andare in pensione. Di conseguenza, uscire dal mondo del lavoro diventa veramente sempre più difficile e complicato. Andando nel concreto e parlando di cifre, la pensione minima andrà da 523,38 a 563,73 euro.
Intanto, proprio nel mese di agosto molti pensionati riceveranno un aumento per via del rimborso Irpef. Gli aumenti non saranno uguali per tutti, ma sarà proprio in base alla propria dichiarazione dei redditi. Alcuni pensionati hanno ricevuto questo aumento a luglio, molti altri invece con il cedolino di agosto.
Andare in pensione è sempre più complicato, i nuovi contributi
Le novità introdotte negli ultimi anni hanno sicuramente complicato la vita ai lavoratori italiani. Andare in pensione e di conseguenza, uscire dal mondo del lavoro diventa sempre più complicato e giorno dopo giorno vengono sempre più innalzati i requisiti minimi di età ma anche contributivi. Proprio l’aumento di quest’ultimi potrebbe complicare ulteriormente la vita a milioni di italiani, che saranno costretti necessariamente a rimandare l’uscita dal mondo del lavoro per poter accumulare ancora anni contributivi e soddisfare così i requisiti.
In riferimento alle ultime novità, quindi, coloro i quali hanno iniziato a lavorare dopo la data in questione, per poter andare in pensione deve aver accumulato 10.992,73 euro. Fino a poco tempo fa, invece, gli bastava aver maturato 10.245,27 euro. Concetto analogo per la pensione anticipata contributiva, in questo caso il requisito passa dai 19.124,50 a 20.519,77 euro.