Home » Primo Piano » POMEZIA, SITUAZIONE AMMINISTRATIVA ILLUSTRATA AI CITTADINI: FORTE IL RISCHIO DISSESTO

POMEZIA, SITUAZIONE AMMINISTRATIVA ILLUSTRATA AI CITTADINI: FORTE IL RISCHIO DISSESTO

Pubblicato il

Emanuela Avesani

Gli argomenti trattati dal sindaco Fabio Fucci nel corso dell’assemblea pubblica che si è svolta questo pomeriggio a Pomezia sono stati approfonditi dai cinque assessori che compongono la Giunta. Le notizie peggiori sono arrivate dall’ultimo intervento, quello fatto da Emanuela Avesani, che si è occupata di Bilancio. Un bilancio che vede il serio rischio di un dissesto finanziario per il Comune di Pomezia. “Parto dal Consorzio Universitario – ha dichiarato Emanuela Avesani – attualmente sottoposto alla procedura di concordato preventivo in continuità, procedura che doveva concludersi il prossimo 23 settembre davanti al giudice, che avrebbe deciso le sorti della società. Il concordato, andando avanti, porterebbe per il Comune di Pomezia un impegno di 4 milioni e mezzo di euro l’anno per i prossimi tre anni. Questa cifra viene fuori dal fatto che il Comune doveva pagare il 75% del fatturato del Consorzio, per il quale si paga contemporaneamente un mutuo, un affitto, un fondo di gestione e una manutenzione, più la rateizzazione del debito preesistente. E, se avessimo voluto usufruire di uno qualsiasi dei servizi, come i campi sportivi o la club house, avremmo dovuto pagare per intero. Una situazione chiaramente insostenibile per le casse pubbliche: questo è il motivo per il quale durante il consiglio verrà decretato lo scioglimento del consorzio”. L’assessore ha poi precisato che le entrate derivanti dagli affitti dei campi sportivi, della piscina e della club house erano pari, in totale, a soli 35 mila euro al mese. Ad esempio, la club house paga solo 220 euro al mese. Non possiamo permetterci una cosa del genere: abbiamo deciso lo scioglimento del Consorzio perché a volte occorre distruggere per ricostruire. E noi vogliamo fare del Selva dei Pini un  qualcosa che possa essere utilizzato da tutti i cittadini”. Ma la nota dolente arriva dal bilancio vero e proprio. “Abbiamo un buco enorme tra debiti e crediti non esigibili ma egualmente inseriti in bilancio. Per rendere bene l’idea dico che le spese del Comune si aggirano sui 50/60 milioni annui: se per assurdo, da oggi in poi non spendessimo più un solo euro per la cittadinanza, quindi niente servizi, niente dipendenti comunali, occorrerebbero almeno 4 anni e mezzo per pagare i debiti accumulati dalle precedenti amministrazioni. Quindi il buco è enorme. Ciò che stiamo facendo adesso è cercare di capire, voce per voce, dove tagliare. Stiamo inoltre valutando, parlandone anche con i Revisori dei Conti, quali siano le strade da seguire: se dichiarare il dissesto finanziario, se adottare un bilancio di riequilibrio, se chiedere il fondo di rotazione. Ci sono una serie di strumenti che la legge ci dà per cercare di uscire da questa situazione. Dobbiamo capire quale sarà la strada migliore per tutti i cittadini, che hanno già pagato abbastanza, e trovare il modo per andare avanti con meno soldi possibili, utilizzando fondi degli Enti superiori da reperire attraverso uno staff apposito composto da consiglieri, assessori, dipendenti. Non faremo niente di azzardato: qualsiasi decisione prenderemo, sarà stata sicuramente studiata a fondo e ponderata al massimo. Deve essere chiaro che noi vogliamo lavorare per i cittadini, non contro di loro”. “Abbiamo trovato una situazione – ha concluso la Avesani – in cui c’erano centinaia di fornitori non pagati, per svariate decine di milioni, che praticamente venivano utilizzati dalle precedenti Amministrazioni come fonte di finanziamento. I soldi messi in attivo ma non esigibili sono quindi stati finanziati dai fornitori. E’ stato perciò importante annullare la delibera del sub-commissario e pagare tutti questi fornitori ridando loro ossigeno”.

filipponeVeronica Filippone ha invece parlato di opere pubbliche, che non potranno di certo essere realizzate con soldi del Comune. Quindi il rischio che tutto resti fermo è altissimo, a meno che non si riescano ad ottenere fondi dagli Enti superiori. “Abbiamo già fatto richiesta alla Regione Lazio per una serie di opere, tra cui i marciapiedi in via Mar Tirreno, la copertura della scuola S. Giovanni Bosco, gli impianti di illuminazione a Campo Jemini, il percorso pedonale a S. Palomba, l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici comunali, i lavori di realizzazione dei parcheggi davanti la scuola di via Singen, la messa a norma del Museo, la realizzazione della pista ciclabile a largo Brodolini, il completamento della fognatura alla Castagnetta e della struttura tensostatica di via Zara a Torvaianica. La possibilità di realizzazione è tutta legata alle decisioni che verranno prese dalla Regione Lazio. Riguardo ai servizi, abbiamo puntato al risparmio della spesa ed a un miglioramento del servizio per quanto riguarda sia la mensa che il trasporto scolastico, attraverso un’ottimizzazione degli stessi, prevedendo anche la realizzazione di 4 nuovi centri di cottura”. Particolare attenzione anche all’urbanistica. “Stiamo studiando i piani integrati e le varianti dei piani particolareggiati per verificare se possano consentire servizi ai cittadini, perché la crescita urbanistica deve essere direttamente proporzionale ai servizi offerti”.

sbizzeraLa parola è passata poi a Lorenzo Sbizzera, che ha parlato di ambiente. “Stiamo lavorando al nuovo capitolato d’appalto per la raccolta della nettezza urbana, puntando sulla differenziata porta a porta, che sarà estesa su tutto il territorio comunale”. Sbizzera ha anticipato le critiche. “Sappiamo benissimo che ci sono ancora grosse difficoltà: ci arrivano tantissime segnalazioni. Siamo coscienti dei disservizi. Nel nuovo capitolato non sarà presente solo la PaP, ma anche tutta una serie di misure che andranno a correggere questi malfunzionamenti”. “Stiamo inoltre cercando di rafforzare i rapporti tra l’ufficio ambiente e la polizia locale per la prevenzione ed a breve partirà il servizio “decorourbano.org”, attraverso il quale ogni cittadino si potrà collegare al sito e mandare le sue segnalazioni su buche, rifiuti mal conferiti e quant’altro. La segnalazione verrà presa in carico dall’ufficio ambiente che dovrà rispondere sulla questione fornendo i tempi di risoluzione”. Ma dopo la bella notizia è arrivata quella brutta. Lasciata la TARSU per la TARES, si prospetta un aumento del 25% sulle bollette dei cittadini, in quanto i costi del servizio non potranno più essere, come in passato, coperti parzialmente dal Comune, ma totalmente dai contribuenti.

mattiasGiovanni Mattias è invece partito dal furto dei cavi di rame dal depuratore, alla fine di giugno, che – oltre al danno economico di 200 mila euro per il Comune – ha causato ripercussioni negative per tutti gli operatori balneari a causa del divieto di balneazione precauzionale fatto emettere dal sindaco. “Ci siamo poi occupati del fosso di Pratica di Mare, che nel settembre scorso era stato oggetto di uno sversamento di carburante proveniente dall’aeroporto, al cui interno abbiamo preteso maggiori controlli. Ma abbiamo trattato anche la tutela degli animali attraverso il nuovo regolamento suggerito dall’Anci”. Grande soddisfazione, per la quale vengono riconosciuti i giusti meriti all’associazione organizzatrice, arriva dalla prossima piantumazione, a Torvaianica, di arbusti che mancavano dal territorio da circa 50 anni: grazie ai fondi raccolti attraverso una regata velica sarà possibile riavere circa 25 tamerici”. Ma se da una parte arrivano nuovi alberi, dall’altra si deve constatare la morte sia di Pomona, la quercia simbolo di Pomezia, che del leccio piantato in occasione della fondazione della città. “Vogliamo trovare una fine degna a Pomona, organizzando un concorso tra i bambini delle scuole che potranno suggerire cosa vogliono fare del tronco rimasto”.

serraHa poi preso la parola la vicesindaco Elisabetta Serra, che ha parlato delle manifestazioni estive. “La cultura è uno strumento importante che alimenta le nostre menti, cosa importante anche in un momento come questo. Quindi con un impegno minimo di spesa abbiamo cercato di fare un programma che accontentasse quasi tutte le fasce della popolazione. Abbiamo coinvolto i bambini in attività ludiche, i giovani in attività sportive e musicali, abbiamo proposto passeggiate storiche e naturalistiche e promosso sagre dei prodotti tipici del posto. Nel Museo di Pratica di Mare ci sono stati spettacoli di danza, teatro, musica, usufruendo gratuitamente di un servizio navetta per raggiungere il museo”. Un accenno anche alle bancarelle. “Abbiamo resistito alle richieste di quanti ci chiedevano di ritornare ad un’estate invasa sconsideratamente da venditori ambulanti, ma non perché siamo ostili a questa categoria di lavoratori, che rispettiamo come tutte le altre, ma perché vogliamo dare una regolamentazione questo settore, tutelando proprio i lavoratori. Inizieremo a lavorare a questo regolamento già a settembre”. Ma anche altri regolamenti saranno rivisti. “Tutto può essere migliorato: penso ai regolamenti dei servizi sociali, degli asili nido, della gestione delle palestre delle scuole e delle associazioni del territorio. Insomma, ci stiamo muovendo. Abbiamo sicuramente trovato degli imprevisti e siamo inciampati in incidenti di percorso, che non rinneghiamo né dimentichiamo, perché ci dovranno aiutare a fare meglio nel futuro”. La vicesindaco ha poi concluso ad effetto. “Credo che qui, insieme a tante persone che ci apprezzano, ci siano anche tanti oppositori o persone che non condividono le nostre scelte o che abbiamo deluso. Sono consapevole di questo ma, allo stesso tempo, sono certa che non c’è nessuno tra queste persone che possa pensare che in due mesi e mezzo abbiamo fatto una minima cosa per interesse personale e questo è molto importante”.

Impostazioni privacy