Home » Ultime Notizie Economia » Perché l’importo in busta paga varia ogni mese? Da cosa dipende

Perché l’importo in busta paga varia ogni mese? Da cosa dipende

Pubblicato il
Busta paga

Nonostante l’importo concordato anche da contratto, succede che la busta paga cambi di mese in mese. A volte è più alta, altre più basse e in quest’ultimo caso, soprattutto, ci si sofferma a chiedersi come mai e, il primo istinto è prendersela con il datore di lavoro.

Stipendio
Ogni mese l’importo dello stipendio può variare, ma da cosa dipendono questi cambiamenti? – ilcorrieredellacitta.com

La domanda, legittima, che il lavoratore si fa di fronte alla modifica degli importi. E allora è, probabilmente, opportuno cercare di sapere leggere correttamente la busta paga, tenendo in considerazione che oltre alla retribuzione vengono indicate ritenute previdenziali e assistenziali che spettano al lavoratore.

La busta paga: documento che il datore di lavoro è obbligato a emettere

La busta paga che il datore di lavoro è obbligato a emettere come prospetto a chiarire qual è l’esatto importo retributivo, e la specifica delle ritenute previdenziali e fiscali, oltre ai bonus, in modo da specificare qual è la somma al netto e come si raggiunge rispetto al lordo. Ma per avere una migliore comprensione del documento riepilogativo è necessario capire come è strutturato. Andiamo a scoprirlo…

Busta paga
Sulla busta paga vengono specificate tutte le voci che chiariscono retribuzione e detrazioni – ilcorrieredellacitta.com

Quali sono le voci riportate nella busta paga

La busta paga riporta, prima di tutto, i dati del lavoratore e, quindi, nome, cognome e codice fiscale; a seguire viene specificato qual è il tipo di contratto applicato, la data di assunzione e, se a termine, la scadenza, le posizioni Inail e Inps e i dati Inail. In merito alla retribuzione, poi, viene specificata la paga base, l’indennità di contingenza e l’eventuale superminino. A seguire vengono indicati gli eventuali scatti di anzianità, le indennità previsto dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, i rimborsi spesi. Ci sono, però anche tutta una serie di trattenute: Irpef, contributi, addizionali, regionali e comunali e di detrazioni fiscali. A tutto questo si sommano anche le retribuzioni per gli straordinari effettuati.

I documenti che il datore di lavoro è obbligato a tenere per ciascun lavoratore

Tutte queste voci sommante insieme contribuiscono al variare degli importi riportati dal datore di lavoro in busta paga alla quale si affianca un altro documento indispensabile: il libro unico del lavoro. Quest’ultimo raccoglie oltre alle buste paga anche le presenze e, pertanto, le ore di lavoro effettuate dal dipendente e quelle eventuali di straordinario, oltre a ferie e riposi. È un documento grazie al quale viene ricapitolato lo ‘storico’ del lavoratore.

Impostazioni privacy