Il caro vita colpisce tutti, pensionati compresi. Ovviamente quindi anche questa categoria necessita di aiuti e agevolazioni per contrastare gli effetti dell’inflazione. Per questo motivo l’Inps ha previsto una rivalutazione degli assegni con aumenti previsti per tutte le fasce di reddito.
Le pensioni di marzo, arrivano gli arretrati di 5 anni
I primi assegni maggiorati arriveranno già a marzo ma solo per alcuni casi specifici. Nel particolare si tratta di arretrati di 5 anni che saranno erogati a partire dal prossimo mese. E’ possibile che alcuni pensionati debbano ricevere importi arretrati che non sono stati percepiti nei cinque anni precedenti a causa dell’Inps o per motivi legati ai privati. A marzo è possibile richiedere la retribuzione di questi arretrati.
Non è detto che vengano effettivamente erogati, quindi è necessario controllare il cedolino ed eventualmente compilare l’apposita domanda presso l’Inps, che procederà poi ai controlli. Se andranno a buon fine gli arretrati verranno erogati a partire dal primo marzo. Non bisogna poi dimenticare che il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici ha previsto un aumento delle retribuzioni e quindi anche i pensionati che hanno lavorato nel periodo in cui è stato reso valido il nuovo accordo di lavoro beneficeranno degli arretrati. Le pensioni marzo con aumenti annessi spettano quindi agli ex dipendenti statali e riguardano anche i trattamenti di fine rapporto e servizio.
Pagamento delle pensioni in arrivo il 1° marzo 2023 per coloro che ricevono le somme tramite Poste Italiane, chi si affida alle banche invece deve attendere il 3 marzo. Previsto un aumento, in alcuni casi, per l’importo degli accrediti INPS: risultano più alti grazie alla rivalutazione prevista dalla Legge di Bilancio e ai relativi arretrati. I pensionati e le pensionate che intendono ritirare in contanti le somme a cui hanno diritto devono continuare ad attenersi al calendario in ordine alfabetico per l’accesso alla singola sede territoriale.
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