Per chi usufruisce dell’età pensionabile o di quella contributiva, c’è una terza soluzione che permetterebbe di andare in pensione già a 56 anni. Ecco come.
Nel sistema contributivo italiano ci sono due modi per accedere alla tanto desiderata pensione. Il primo riguarda l’età pensionabile, il secondo l’età contributiva. In entrambi i casi bisognerà considerare non meno di 42 anni di lavoro, che sia per un ente pubblico o privato. Esiste però una misura che permette di ottenere la pensione con un’età inferiore rispetto a quella pensionabile e comunque a 20 anni di contributi, anziché 42 come avviene per la pensione contributiva.
Pensione anticipata a 56 o 61 anni? Come usufruirne
La pensione con età pensionabile si riscatta al raggiungimento dei 67 anni, mentre quella per età contributiva vuole che il cittadino abbiamo accumulato almeno 42 anni di lavoro (e quindi di contributi versati) più 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne. Esiste però una cosiddetta “terza via” che permette di andare in pensione con un’età pensionabile e contributiva inferiore. Solo alcune categorie di persone possono accedervi, usufruendo di 20 anni di contributi versati e un’età pensionabile tra i 56 e 61 anni.
Oggi questo trattamento pensionistico è il migliore per anticipare la quiescenza perché permette una bassa età di uscita e pochi contributi da racimolare.
Pensione anticipata sistema contributivo: cosa serve
L’unico modo per accedere a una pensione anticipata nel sistema misto e contributivo è certificando un’invalidità all’80% o risultare non vedenti. Ovviamente sarà il medico curante a dover certificare il vostro stato di salute e per ottenere la pensione di vecchiaia dovrete aver comunque lavorato almeno 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini.
Quindi, i lavoratori del settore privato che posseggono questi requisiti dal 1° gennaio 2012 ed entro il 31 dicembre 2024 potranno usufruire di una pensione anticipata (e non più di “anzianità” com’era conosciuta prima). Ai lavoratori che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996, che rientrano nel sistema contributivo puro, la pensione anticipata spetta:
- con 20 anni di contributi;
- con 64 anni di età (fino al 31 dicembre 2024);
- con un importo della futura pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
In generale, la pensione anticipata spetta dal mese successivo alla presentazione della domanda, mentre per i dipendenti pubblici la pensione anticipata o di anzianità spetta dal 1° giorno successivo alla data di fine dell’attività lavorativa, a esclusione delle seguenti categorie:
- personale della scuola in pensione dal 1° settembre;
- personale docente dell’università in pensione dal 1° novembre;
- personale delle forze armate e forze di polizia con finestra mobile, trascorsi 12 o 15 mesi dalla maturazione del diritto.
I lavoratori che, al 31 dicembre 2011, avevano già maturato i requisiti contributivi e anagrafici previsti per la pensione di anzianità, continuano ad andare in pensione secondo la normativa in vigore a tale data.