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Pandemia e crisi finanziaria: come uscire dai debiti

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Gli ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia, hanno causato una crisi economica che ha messo a dura prova moltissime attività commerciali e produttive, soprattutto tra quelle più piccole. Licenziamenti, casse integrazioni, chiusure e riduzioni di orario o di personale hanno provocato nuove povertà, favorendo l’indebitamento e la diffusione di fenomeni malavitosi come l’usura, il riciclaggio e l’intestazione fittizia di beni. 

Spesso, infatti, chi si trova indebitato con le banche, è proprio da quest’ultime che trova la strada sbarrata a una soluzione logica che possa risolvere il problema e il commerciante o l’imprenditore si ritrova “costretto” a rivolgersi al “finto amico” che in realtà niente altro è che un usuraio che lo trascina in un vortice dal quale non potrà mai uscire. Questo fenomeno, da noi più volte trattato, emerge anche dall’ultimo Rapporto Caritas “Gli anticorpi della solidarietà”, che tratta proprio delle conseguenze dell’emergenza sociale ed economica innescata dal Covid-19, che favoriscono il proliferare delle mafie in Italia.

Nel 2020 tutti i reati contro il patrimonio sono calati, a eccezione dell’usura, cresciuta al 2019 del 6,5%. Nello stesso periodo, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia della Banca d’Italia (UIF) ha ricevuto 53.027 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 3,6%. In particolare, la crescita complessiva è determinata dalle segnalazioni di riciclaggio (+4,7% rispetto allo stesso periodo del 2019).

Italiani in crisi e pieni di debiti

Nel Rapporto Caritas “Gli anticorpi della solidarietà” si registra in questo periodo emergenziale anche l’aumento delle richieste di aiuto ai centri di ascolto: “dal 2019 al 2020 l’incidenza dei “nuovi poveri” passa dal 31% al 45% (quasi una persona su due si rivolge alla Caritas per la prima volta). Aumenta, in particolare, la presenza delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani, dei nuclei di italiani che risultano per la prima volta in maggioranza (52% nel 2020 rispetto al 47,9% del 2019) e delle persone in età lavorativa. Inoltre, i dati dei centri di ascolto Caritas evidenziano un incremento del 12,7% del numero di persone seguite nel 2020 rispetto al 2019. 

Uscire dalla crisi e risolvere i propri problemi

Ma come fare, allora, per risolvere i propri problemi finanziari, quando questi sono soffocanti, senza finire in mano agli strozzini?

La cosa migliore è affidarsi a un team di consulenti del debito come rexpira.it, dove persone professionisti specializzati e avvocati qualificati potranno analizzare la situazione per ridurre, dilazionare o estinguere le somme dovute, proteggendo nel contempo il patrimonio, la privacy e la serenità della persona interessata. Saranno quindi persone qualificate a interfacciarsi con i creditori, a trattare con le banche e a far valere i diritti del debitore, anche in caso di decreti ingiuntivi, atti di precetto o pignoramenti, non solo offrendo una proposta a saldo e stralcio o presentando un’istanza di Sovraindebitamento, ma valutando ogni possibile soluzione. Sarà possibile richiedere una consulenza gratuita per far analizzare la propria situazione e ottenere la migliore strategia per risolvere i propri problemi finanziari dovuti a debiti personali, con banche, finanziarie o con il fisco.

 

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