L’acqua è uno degli elementi essenziali per la vita quotidiana. Migliorare la qualità di quella che scorre dai nostri rubinetti è fondamentale, sia che la vogliamo usare per bere, cucinare o altri scopi.
Per fortuna, arrivano buone notizie: bonus rubinetti, ovvero il ‘bonus acqua potabile’, è ancora attivo per il 2023 e offrirà un’opportunità unica per risparmiare sui costi di installazione dei nuovi sistemi.
In cosa consiste il bonus rubinetti?
In pratica, il bonus rubinetti è un credito d’imposta che viene riconosciuta per le spese effettuate nell’acquisto e nell’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento. Tali sistemi hanno l’obiettivo di migliorare la qualità dell’acqua che proviene dai rubinetti, rendendola più sicura e adatta al consumo umano. E la cosa migliore è che tutti possono accedervi: sia privati cittadini che imprese, professionisti e organizzazioni non commerciali, compresi enti del Terzo settore e organizzazioni religiose riconosciute a livello civile. Insomma, è un’opportunità aperta a chiunque ne abbia bisogno.
Il bonus rubinetti è accessibile fino a un limite massimo di spesa di 1.000 euro per ciascun immobile. Addirittura fino a 5.000 euro per gli immobili usati per attività commerciali oppure istituzionali (imprese, studi professionali o enti no-profit). La quantità esatta del credito d’imposta sarà stabilita dall’Agenzia delle Entrate in base al rapporto tra spese presentate e risorse disponibili. Per esempio, lo scorso anno, il bonus rubinetti riconosciuto a ciascun richiedente ammesso è stato pari al 17,9% della spesa effettuata.
Ma attenzione, il riconoscimento del bonus non avviene in automatico. Per ottenerlo, è necessario presentare una comunicazione delle spese effettuate presso l’Agenzia delle Entrate entro un periodo compreso fra il 1° febbraio e il 28 febbraio 2024, o entro l’anno successivo alle spese sostenute, nel caso in cui queste’ultime non vengano sostenute nel 2023. Ancora una volta, l’Agenzia delle Entrate deciderà la percentuale di credito d’imposta basandosi sul rapporto fra le comunicazioni ricevute e le risorse disponibili.
Altri dettagli importanti
È essenziale che il pagamento per i sistemi di miglioramento dei rubinetti sia effettuato tramite uno strumento tracciabile, per cui non sarà possibile pagare in contanti. Sarà possibile usufruire del bonus, una volta che questo è stato riconosciuto, in compensazione nel modello F24. È importante ricordare che soltanto coloro i quali non possiedono partita IVA possono usufruire del credito d’imposta. Nella loro dichiarazione dei redditi il credito d’imposta deve essere relativo al periodo d’imposta in cui le spese agevolabili sono state sostenute.
Quindi, se hai intenzione di migliorare la qualità dell’acqua che esce dai tuoi rubinetti e vuoi risparmiare sui costi di installazione, non perdere questa opportunità. Segui attentamente la procedura per ottenere il bonus rubinetti e assicurati di usare un metodo di pagamento tracciabile. L’acqua è fondamentale per la vita e garantire la sua qualità deve essere una priorità. Non lasciare che questa possibilità passi inosservata, approfitta del bonus rubinetti e rendi i tuoi rubinetti ancora migliori!
