Si tratta di un’agevolazione conosciuta anche come ‘bonus mamme 250’ che ammonta complessivamente a 3.000 euro l’anno ed è rivolto alle mamme lavoratrici. Non resta che guardare nel dettaglio di cosa si tratta, quali sono i requisiti richiesti, gli importi mensili e capire a chi spetta…
Un sostegno a favore delle mamme lavoratici che può raggiungere i 3mila euro annui
In concreto è un’agevolazione che viene riservata alle mamme lavoratrici con almeno 3 figli minori, anche se quest’anno in via del tutto eccezionale è riservato anche alle donne con due figli a carico, e consiste nell’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali, per un tetto massimo di 3000 euro annui, che sono suddivisi in 250 euro mensili. Un bonus che viene riconosciuto alle mamme impiegate nel settore privato e pubblico, ma anche a quelle che si trovano in apprendistato o con contratto di somministrazione, in ogni caso a tempo indeterminato.
Tutti i requisiti per accedere all’agevolazione
Coloro che rientrano nei parametri indicati hanno diritto all’esonero dal pagamento dei contributi già a partire dal mese di gennaio scorso e se il secondo figlio sia nato in seguito, ne hanno diritto dal momento della nascita. Ma andiamo a riassumere tutti i requisiti per accedere al bonus riservato alle mamme lavoratrici:
- dipendenti pubbliche
- dipendenti private
- con due figli, purchè il più piccolo con meno di 10 anni
- con 3 o più figli, il più piccolo con età inferiore ai 18 anni
Sono escluse da questa agevolazione coloro che prestano servizio nel settore domestico: Colf, badanti, baby che siano in possesso di un contratto per lavori domestici.
Come richiedere il bonus
Per poter richiedere il bonus le aventi diritto possono scegliere se dare comunicazione al loro datore di lavoro circa la volontà di avvalersi di questa agevolazione o se procedere autonomamente. Il datore di lavoro, infatti, su richiesta della lavoratrice può dare impulso alla procedura che darà alla sua dipendente il diritto all’esonero, seppure è prevista anche la possibilità che l’interessata agisca direttamente rivolgendosi all’Inps e fornendo all’istituto comunicazione dei figli con relativi codici fiscali.
L’istituto nazionale di previdenza ha annunciato che coloro che hanno diritto a questo bonus potranno contarci a partire dal mese di febbraio appena terminato, anche se quante avessero già tutti i requisiti richiesti nel mese precedente, gennaio, si vedranno riconosciuto l’accredito anche per questo mese.