La richiesta di un mutuo, si sa, non è cosa da poco. Ma, soprattutto, è sempre assoggettata ad alcuni requisiti non da poco. E spesso, tali requisiti, per alcuni aspiranti acquirenti, possono diventare davvero proibitivi, e non si tratta solamente della cifra desiderata.
Qualsiasi prestito bancario che sia legato alla compravendita di un immobile prevede inevitabilmente un tasso di interesse, ossia di una cifra da pagare che consentirà di ottenere il finanziamento. Detto in altri termini, si tratta del costo del denaro erogato. E di solito accade che si predilige il tasso fisso, cioè la percentuale decisa dalla banca in forma costante.
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Mutuo l’incubo del tasso fisso
Il periodo storico in cui ci troviamo a vivere non è certamente dei migliori. Nonostante le ultime novità che agevolano soprattutto gli under 35, richiedere un mutuo non è per niente semplice.
Quando si è fortunati, nel nostro Paese i mutui a tasso fisso più vantaggiosi sono stipulati con Taeg o al 2% o all’1%. Bisogna considerare però l’aumento dell’Eurirs che sarebbe il tasso di comparazione per il calcolo degli interessi, che riguarda solo il mutuo a tasso fisso. Per il prossimo futuro gli esperti prevedono continui aumenti.
Le stime degli esperti
Dalle stime sui prestiti trentennali, dall’inizio di quest’anno, si è registrato un aumento dello 0,6% . Gli interessi sui prestiti erogato probabilmente aumenteranno ancora arrivando a quota 0,75%, se non di più.
Dato che si parla di tasso fisso, il rischio riguarda solo i nuovi richiedenti. Questo potrebbe significare una riduzione dell’apporto dei finanziamenti alle famiglie italiane, comprese le più giovani, che comporterebbe una diminuzione di richieste annullando la formazione di nuovi nuclei indipendenti.