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MODALITA’ PAGAMENTO DEBITI COMUNE DI POMEZIA, PARLA L’EX ASSESSORE ALLE FINANZE MANISCALCO

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Dopo la pubblicazione dell’elenco dei debiti del Comune di Pomezia, si fa sentire, attraverso una lettera aperta indirizzata al sindaco di Pomezia Fabio Fucci ed all’Assessore Emanuela Avesani, l’ex assessore alle finanze Antonio Maniscalco, che pubblichiamo integralmente, nella quale vengono criticati i parametri scelti dalla nuova Amministrazione per il pagamento dei creditori.
“Egregio Sig. Sindaco, nello spirito di collaborazione che il sottoscritto vuole portare avanti con questa nuova Amministrazione Comunale di Pomezia come ex assessore alle Politiche Finanziarie ed anche in nome dell’Associazione “Pomezia Riparte Adesso!” recentemente costituita, con la presente mi permetto di portare alla Sua attenzione, della Giunta Comunale e dell’Assessore alle Politiche Finanziarie alcune controdeduzioni e osservazioni alla delibera di Giunta n. 126 del 24/06/2013 avente per oggetto: “Delibera per le linee di indirizzo per l’applicazione del Decreto Legge 8/04/2013 n. 35 convertito in Legge 06/06/2013 n. 64, per i pagamenti di debiti certi liquidi ed esigibili alla data del 31/12/2012” che, a mio avviso, sono in contrasto con le normative vigenti e meritano una particolare attenzione. Preso atto che con la suddetta delibera la Giunta Comunale ha individuato alcuni parametri per la predisposizione di una graduatoria per l’assolvimento di pagamenti di fatture che potranno essere incluse nella prima tranche di pagamento con le somme erogate dalla Cassa Depositi e Prestiti ai sensi del D.L. 35/2013, mi permetto di far notare le incongruenze rispetto alle linee guida del D.L. n. 35/2013 e del T.U.E.L. (D.Lg. 18/08/200 n. 267), si evidenzia che l’art. 6 comma 1 del D.L. 35/2013 testualmente dispone: “i relativi pagamenti sono effettuati dando priorità, ai fini del pagamento, ai crediti non oggetto di cessione pro soluto, tra più crediti non oggetto di cessione pro soluto il pagamento deve essere imputato al credito più antico, come risultante dalla fattura o dalla richiesta equivalente di pagamento ovvero da contratti o da accordi transattivi eventualmente intervenuti fra le parti”, di conseguenza, giacché i dirigenti sono direttamente responsabili, in via esclusiva, della correttezza amministrativa, di cui all’art. 107 del D.Lg. n. 267/2000, bisognerebbe fare più attenzione ad eventuali conseguenze indotte al dirigente del Settore Finanziario attraverso l’approvazione di atti contrastanti con le suddette Leggi, che potrebbero causare anche sanzioni amministrative per responsabilità di funzione. Pertanto, nel merito della delibera, segnalo che quanto previsto dalla Giunta con delibera n. 126 del 24/06/2013 per la predisposizione di una graduatoria a punteggio attraverso una serie di criteri, la distribuzione delle somme disponibili suddivise in tre fasce di competenza rispetto all’importo del credito vantato e il pagamento di un acconto percentuale rispetto alla somma totale dovuta, non può essere applicabile perché in contrasto con la normativa vigente. Preciso oltre tutto che attraverso tale modalità operativa non si otterrebbe alcun vantaggio economico per l’Ente, sia nella detrazione degli interessi sia nelle spese legali previste dai singoli decreti ingiuntivi. Procedendo invece con accordi transattivi tra le parti (Comune e Creditore) a chiusura del debito, l’Ente otterrebbe il vantaggio di non pagare gli oneri dovuti per interessi e spese legali, e in molti casi, in particolare per le “piccole” cifre (100 /300 mila Euro) potrebbe ottenere addirittura uno sconto anche sulla sorte dovuta al creditore, ottenendo così il vantaggio di ridurre il debito totale del Comune a fronte di una minore spesa; di fatto i 56 milioni di euro ottenuti dalla CC.DD.PP. potrebbero essere utilizzati per estinguere un debito notevolmente superiore. Altra anomalia riscontrata sulla delibera di Giunta è la mancata previsione del parere del Collegio dei Revisori dei Conti, obbligatoria ai sensi dell’art. 239 del T.U.E.L., oltre all’opportunità di avere anche un parere da parte dell’Avvocatura Comunale in merito al reale fondamento del debito, la congruità e convenienza economica della transazione anche rispetto all’esito dell’eventuale causa in corso tra le parti. Pertanto, per quanto sopra esposto, suggerisco al Sindaco e alla Giunta di rivedere la delibera di Giunta n. 126 del 24/06/2013 per le difformità alle normative vigenti in materia in essa contenute e di riformulare la stessa in conformità a quanto dettato dalle Leggi di cui sopra. Altro aspetto che non va trascurato, stante la grave situazione economica del Comune di Pomezia e le relazioni degli ispettori della Ragioneria dello Stato e del collegio dei Revisori dei Conti, è l’approvazione del bilancio di previsione 2013, nel quale mettere al primo posto la riduzione dei costi dei servizi più onerosi per il Comune tra cui il trasporto Scuolabus, il servizio di mensa scolastica, il servizio di pulizia della spiaggia e l’appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per i quali devono essere portati a termine i relativi bandi di gara, oltre al riordino dei costi della Pomezia Servizi e del Consorzio per l’Università, tra i più importanti interventi urgenti di riduzione della spesa che, insieme con tanti altri, provocano un disavanzo negativo di bilancio dell’Ente di oltre 15 milioni Euro/anno, così da evitare la formazione di altri debiti da aggiungere ai vecchi. Prevedere inoltre in bilancio un concreto intervento per l’aumento delle entrate attraverso il completamento del censimento sull’evasione tributaria, il recupero delle sanzioni al Codice della Strada di anni passati e degli Oneri di Urbanizzazione e Concessori ancora non pagati da alcuni costruttori che negli ultimi dieci anni hanno ottenuto dei permessi di costruire, non pagando completamente quanto dovuto al Comune; attività peraltro già avviata dalla passata Amministrazione Comunale. Con l’approvazione del bilancio di previsione 2013 si eviterebbe anche di dover procedere nel corso del 2013 con gli impegni di spesa in dodicesimi che, se eseguiti indistintamente su tutti i capitoli del bilancio di previsione 2012, darebbero il risultato di vedere aumentare ancora il debito dell’Ente; per evitare ciò il Sindaco dovrebbe almeno dare disposizioni ai dirigenti di utilizzare gli impegni di spesa in dodicesimi, solo ed esclusivamente per pagare le spese indifferibili come stipendi, mutui, affitti, Enel, Telecom, gas etc. Ricordo infine che, il Bilancio consuntivo 2012 è stato approvato dai Commissari di Governo nonostante la relazione negativa del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune, con la quale, a fronte di una dichiarazione di esistenza degli equilibri di bilancio fatta dai vari dirigenti nel mese di novembre, giustamente contestava l’inspiegabile risultato negativo di oltre 5 milioni di Euro. Quanto sopra, sempre nel pieno rispetto della buona fede e volontà operativa di questa nuova Amministrazione Comunale che legittimamente, sente la necessità di dare subito dei risultati ai cittadini di Pomezia rischiando però, in alcuni casi, di arrecare danni economici all’Ente. Confidando in una Sua particolare attenzione alla presente nota, rimango in attesa di una Sua risposta, e a disposizione per qualsiasi altro chiarimento”.

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