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Mercato tutelato, perché sta finendo. Nuovi fornitori e scenari futuri

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Dopo una progressiva liberalizzazione dell’energia in Italia, il mercato libero si prepara a soppiantare completamente quello di maggior tutela. Un passaggio che però sta impiegando più tempo del previsto: già nell’agosto del 2018 vi era stata una prima proroga alla fine del mercato tutelato, rimandata al primo luglio del 2020, ma poi è intervenuto un secondo slittamento che ha portato la data al primo gennaio del 2022. Ma qual è la differenza tra mercato libero e tutelato, e perché c’è questo passaggio definitivo?

Mercato tutelato, perché finisce?

Il mercato di maggior tutela, o mercato tutelato, è quella parte del settore dell’energia a cui appartengono tutti i clienti che non hanno mai cambiato fornitore per spostarsi nel mercato libero e in cui le aziende erogatrici – ad esempio Enel o Italgas – devono sottostare alle condizioni e ai prezzi stabiliti dall’Arera, autorità regolatrice del settore. Nell’ottica della creazione di un Mercato Unico dell’energia in Europa, l’Italia ha avviato una liberalizzazione che è diventata effettiva nel 2007, seppur convivente con il mercato tutelato com’è ancora oggi, per poi culminare nell’esclusività del libero mercato. Come comportarsi quindi adesso dal punto di vista del consumatore? In molti si stanno muovendo già da ora, passando al mercato libero con un anticipo rispetto al mercato tutelato sia per i prezzi spesso più convenienti che per la possibilità di bloccarli, cosa che invece non succede con la maggior tutela (l’Arera aggiorna i prezzi ogni tre mesi). Diventa quindi fondamentale sapersi orientare tra i diversi fornitori.

Scelta del fornitore, la sfida del mercato libero

Per capire quale offerta scegliere la via più comoda e veloce è quella che porta sul web: la guida di fornitori del gas di Wekiwi, ad esempio, contiene una serie di informazioni molto utili per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, con un elenco di aspetti da tenere in considerazione come le abitudini di consumo, la tipologia di prezzo applicato o la facilità di gestione del contratto. Un modo utile poi per paragonare i vari servizi proposti sono le schede di confrontabilità, presenti sulle pagine web degli stessi fornitori: si tratta di schemi in cui si raffrontano le condizioni offerte dall’azienda del mercato libero con quelle invece presenti nel mercato tutelato, che peraltro il fornitore del libero mercato deve inviare all’utente entro dieci giorni dalla stipula del contratto.

Gas, gli scenari futuri

Quando si proietta il futuro dell’energia non si può non associarlo alla sostenibilità e ad un minor impatto ambientale, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili e green. Per produrre biocombustibili, ad esempio, si punterà all’utilizzo di materie prime che non competano con le colture alimentari e che permettano di non dover perforare il terreno per i giacimenti: si parla di colture di batteri selezionate, alghe o ricino. Gli idrocarburi, d’altra parte, possono essere ottenuti estraendo idrogeno e ossigeno dall’acqua e carbonio e ossigeno dall’anidride carbonica, per poi combinarli ottenendo un risultato che, bruciato dai motori, emetterà nuovamente acqua e anidride carbonica.

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