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Mercati e investimenti: attenzione a Coronavirus, piano Biden e banche centrali

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Per gli investimenti gli analisti prevedono un 2021 all’insegna di rischi e opportunità, con nuove prospettive positive di medio e lungo periodo e un clima di generale incertezza nel breve termine. Per quanto riguarda il Covid-19 gli Stati Uniti procedono a pieno ritmo nella campagna di vaccinazione, con oltre 150 milioni di dosi somministrate e più del 16% di americani che hanno ricevuto entrambe le dosi.

In Europa invece la lentezza del programma vaccinale continua a destare preoccupazioni, costringendo molti governi dell’Eurozona a reintrodurre il lockdown per tentare di arginare il crescente numero di contagiati e ricoverati nelle terapie intensive. Qualora l’Unione Europea non dovesse velocizzare il piano di vaccinazione le ripercussioni potrebbero essere pesanti per l’economia europea, riducendo le stime di crescita già modeste per il 2021.

Intanto, negli USA oltre al pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi di dollari il governo Biden vuole approvare un nuovo piano da 2 mila miliardi per le infrastrutture, una strategia di rilancio dell’economia da quasi 4 mila miliardi di dollari che potrebbe garantire una crescita record per il Paese. La Fed prevede un aumento del PIL americano del 6,5% quest’anno, con l’inflazione al 2,4% quindi vicina al target del 2%, perciò per il momento ha deciso di mantenere fermi i tassi. Nel Vecchio Continente la Bce cerca di rassicurare i mercati, tuttavia i sottostanti rimangono deboli e i nuovi lockdown rischiano di compromettere la ripresa secondo la Bundesbank.

Gli USA volano e l’Europa arranca: il vincitore potrebbe essere la Cina

La situazione ai due lati dell’oceano atlantico appare agli antipodi, con gli USA che volano su vaccini e crescita economica mentre l’Europa arranca in entrambi. Secondo gli esperti di AbcFinanze, magazine online economico finanziario con focus su mercati e investimenti, nello scenario attuale le opportunità migliori per gli investitori si concentrano sull’azionariato USA e le borse asiatiche, in particolare sul mercato azionario cinese in grado di offrire importanti prospettive di crescita nel breve e medio termine.

La ripresa dei consumi americani potrebbe spingere la produzione industriale cinese, garantendo una crescita più robusta per il Paese del Dragone, alle prese con nuovi sbocchi per sue imprese ancora oggi fortemente dipendenti dall’export, nonostante consumi interni in aumento negli ultimi anni. Le aziende tecnologiche cinesi stanno esercitando un appeal considerevole sugli investitori occidentali, soprattutto in previsione di un potenziamento del mercato asiatico, con il governo che sta incentivando la produzione interna e diminuendo gradualmente le esportazioni.

Ad ogni modo, il mercato di riferimento rimane quello statunitense, con lo S&P500 che ha toccato un nuovo record superando i 4 mila punti, spinto dalle prospettive di crescita in vista della massiccia iniezione di fondi da parte del governo a guida Biden. Anche il Nasdaq riprende a correre, con i titoli tecnologici dei Big Tech USA che recuperano dopo il rimbalzo negativo delle ultime settimane, a dimostrazione di come il settore tech abbia ancora forza per crescere nel 2021 dopo l’anno record durante la prima fase della pandemia di Coronavirus.

Cosa aspettarsi dalle Borse europee nei prossimi mesi

Se per gli Stati Uniti e la Cina si prospetta un 2021 positivo in Europa la situazione rimane complessa e incerta. La Bce ha confermato le stime di crescita dell’inflazione all’1,4% quest’anno, perciò ben al di sotto dell’obiettivo della banca centrale europea del 2%. Nell’Eurozona le attese per il Next Generation EU rimangono ancora alte, tuttavia iniziano a sorgere i primi dubbi in merito alle previsioni di crescita per il PIL, con la Bce che ha alzato l’asticella dal 3,9% al 4% non senza tirarsi dietro una serie di dubbi e perplessità.

Secondo il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, il target del 4% diventa ogni giorno più difficile da raggiungere se i Paesi dell’Unione Europea non riusciranno ad accelerare sul piano vaccinale. L’aumento dei casi preoccupa la banca centrale tedesca, in quanto la ripresa economica è ancora molto indietro rispetto alle performance degli Stati Uniti. Un altro allarme riguarda l’incremento dei rendimenti dei titoli di Stato tedeschi, una situazione che potrebbero peggiorare ulteriormente le prestazioni economiche della Germania e dell’Eurozona.

Allo stesso tempo Amundi, società di asset management di Crédit Agricole, stima potenzialità importanti per le azioni cicliche europee, con opportunità da considerare da parte degli investitori per i titoli value del Vecchio Continente, specialmente per le imprese che operano in ambito commerciale e retail. Tra le azioni da monitorare secondo Amundi ci sono i titoli bancari e finanziari, favoriti dai tassi d’interesse e dal rialzo dell’inflazione. Ovviamente rimane incertezza nel breve periodo, per questo motivo bisogna privilegiare gli investimenti ESG per ridurre il rischio e puntare su una maggiore sostenibilità nel lungo periodo.

 

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