Ma la prospettiva non accontenta né lavoratori né sindacalisti. “Le Organizzazioni Sindacali – prosegue infatti la nota inviata anche alla stampa – ritengono che tale disponibilità aziendale sia insufficiente e non risolutiva della vertenza, perché comunque prevedrebbe il licenziamento dei 250 dipendenti alla fine del percorso di Cassa Integrazione e la terziarizzazione di interi settori. Le Organizzazioni Sindacali ritengono oltre la Cigs vi sia lo strumento dei contratti di solidarietà. Entrambi gli strumenti possono rappresentare la giusta risposta alle esigenze, più volte palesate dall’azienda, di raggiungere obiettivi di maggiore competitività e di riduzione di costi dando così la possibilità di riorganizzare il proprio asset senza terziarizzare e de localizzare le attività”.
“La società Cesare Fiorucci – conclude il comunicato – in vista dei prossimi incontri del 22 e del 27 maggio 2013, si è riservata di approfondire la possibilità di utilizzare gli strumenti proposti. Le OO.SS. di Fai Cisl – Flai Cgil – Uila Uil e la RSU rendono noto che a seguito di tali incontri verranno svolte le assemblee in azienda per informare i dipendenti delle risultanze degli stessi e, se del caso, decidere le azioni da intraprendere”.