Assegno unico di marzo, previsto qualche ritardo nei pagamenti della mensilità. Ma non per tutti: l’accredito potrebbe slittare ma solo per alcune famiglie. Vediamo quali e soprattutto i tempi previsti.
L’assegno unico è la misura che ormai, già da qualche tempo, ha sostituito quelli che prima erano gli assegni familiari ma anche altre agevolazioni oggi ricomprese all’interno di un unico importo. Tanto che, non a caso, il nuovo assegno viene definito “universale“. Spetta alle famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni e viene corrisposto ai lavoratori, sia che si tratti di dipendenti oppure autonomi, ai pensionati, ai disoccupati e agli inoccupati.
A gestire l’assegno unico è l’INPS che ogni mese corrisponde l’importo spettante – sulla base della situazione del nucleo familiare e dell’ISEE – agli aventi diritto. Generalmente l’accredito viene effettuato intorno al giorno 20 del mese: a marzo però qualcosa potrebbe cambiare anche se non per tutti.
Quando viene pagato l’assegno unico di marzo 2024
Che dire infatti del mese in corso? Quando verrà pagato l’assegno unico? E’ questa una delle domande più ricorrenti in questi giorni. Come annunciato dall’INPS per marzo gli accrediti dovrebbero arrivare in un giorno ricompreso tra lunedì 18 e mercoledì 20, fermo restando che comunque l’erogazione dell’importo viene assicurata a prescindere entro la fine della mensilità in corso.
Alcune famiglie tuttavia dovranno aspettare qualche giorno più. Di chi parliamo? Secondo quanto ricostruito infatti per la platea degli ormai ex percettori del Reddito di Cittadinanza – andato definitivamente in archivio dal 1 gennaio 2024 – bisognerà pazientare rispetto agli altri. Questo perché prima l’assegno unico veniva corrisposto proprio insieme al RDC; adesso invece, cessata quella misura, i cittadini hanno dovuto presentare una nuova istanza.
Assegno unico in ritardo per chi percepiva il Reddito di Cittadinanza? Data dell’accredito di marzo
In altre parole chi ha percepito il Reddito di Cittadinanza fino a dicembre, e che ha continuato a ricevere comunque l’assegno unico integrato fino al mese scorso (termine ultimo quale cessazione della misura), ha dovuto presentare una nuova domanda.
Ora, sulla base dei nuovi ISEE – procedura che comunque devono fare tutti pena il declassamento all’importo minimo del provvedimento -, l’INPS calcolerà i nuovi importi da corrispondere agli aventi diritto.
Tuttavia, come visto, per chi ha dovuto presentare una nuova istanza servirà attendere qualche giorno più per ricevere l’importo spettante. Ad ogni modo, secondo le previsioni, il tutto dovrebbe avvenire nell’ultima settimana di marzo, tra il 25 e il 30. Ovvero a ridosso della Pasqua.