Questione lavoro. Nell’ultimo periodo sul tema si potrebbe aprire un’enorme parentesi che riguarda tutte le problematiche legate sia ai dipendenti che ai capi. Chi non trova lavoro, chi non trova personale e chi trova lavoro ma con uno stipendio misero. Dopo la pandemia alcuni esperti hanno spiegato che le persone si ‘sono risvegliate’, iniziando a lottare per i propri diritti. Uno di questi è sicuramente il salario, in tanti non sono più disposti a sacrificare la loro intera vita lavorando senza un adeguato ricompenso. Vediamo nel dettaglio.
Quanto guadagnano i lavoratori
Il 23,8% dei lavoratori guadagna meno di 9 euro lordi l’ora, quindi sotto la soglia della politica del salario minimo. In tanti arrivano a 1.000 euro lordi al mese, e non parliamo di situazioni con contratti non coperti da tutele nazionali. Nel 2021 la retribuzione media annua per i full time è arrivata quasi a 25.000 euro. Nell’ultimo periodo, come riporta anche adnkronos, più del 16% dei lavoratori ha lavorato con uno stipendio basso, inferiore al salario minimo.
“Una situazione retributiva decisamente frastagliata”, commenta l’Inps. “La distribuzione dei redditi è polarizzata in modo vistoso e la decrescita salariale sembrerebbe derivare dalla parcellizzazione della prestazione lavorativa, anche per effetto della eccessiva flessibilizzazione introdotta dalle riforme sul mercato del lavoro“.
Dal 2005 al 2021 si registra un “raddoppio del numero dei lavoratori che percepiscono un reddito annuo inferiore ai 1.000 euro”.