Investire in borsa è un’attività complessa che, se svolta bene con una buona strategia, consente di ottenere ottimi profitti. Secondo molti oggi è bene diversificare il portafoglio e acquistare quindi titoli di settori diversi per coprirsi dal rischio di perdita se uno di questi dovesse andare male. Infatti, ci sono gli altri settori e titoli che possono coprire eventuali perdite. Spesso quando si costruisce un portafoglio azionario, entrano a far parte titoli di prodotti e materie prime che sono sempre molto forti perché la domanda è evidentemente alta. Alcuni esempi possono esser i metalli oppure il greggio. Oggi ci concentriamo in particolare su questo secondo mercato per capire che cosa c’è da sapere prima di investire e per ottenere guadagni.
Il prezzo del greggio e le ricadute su altri settori
Prima di investire nel petrolio, è bene sapere che questo mercato presenta diverse complessità. Ha infatti caratteristiche peculiari che riguardano il suo funzionamento, diverse da altri settori. Il greggio è un prodotto particolare, diverso dagli altri, da sempre considerato come un indicatore dello stato di salute dell’economia. Quando si parla di congiuntura economica e dati aggregati, infatti, non possiamo esimerci dal parlare anche di petrolio e prezzo al barile, ma perché? Il costo del greggio influenza in modo diretto i prezzi di altri prodotti. Il greggio è una materia prima che non ha a che fare solo con il petrolio ma anche con altri prodotti come la plastica, altro semilavorato che in sostanza ha ricadute su ogni settore economico.
Come funziona il mercato del petrolio
Come anticipato prima, il mercato del petrolio ha un funzionamento particolare e un’organizzazione peculiare. Il petrolio, anzitutto, ha un’unità di misura assestante, cioè il barile. Si parla infatti sempre e solo di prezzo al barile. Si tratta dell’unico bene al mondo che è misurato con questo sistema, indice di quanto sia particolare e diverso dagli altri questo mercato.
Fattori specifici hanno a che fare anche con i produttori che sono riuniti nell’OPEC. Tutti i produttori di greggio e petrolio del mondo non si fano concorrenza ma hanno costituito un cosiddetto cartello. In gergo, significa che decidono il prezzo in maniera arbitrale per evitare di farsi concorrenza tra di loro. Si tratta di un vero e proprio monopolio, un caso unico al mondo. Non si tratta di nulla di occulto o segreto ma tutti questi accordi sono alla luce del sole con tanto di report periodici e altre pubblicazioni regolari.
Che cosa influenza il prezzo del greggio
Quando si vuole investire in greggio e petrolio, si prendono in considerazione ulteriori fattori che possono rialzare o abbassare il prezzo del barile. Un esempio è il dollaro statunitense, la moneta di riferimento internazionale. La valutazione negativa o positiva della valuta statunitense ha ricadute dirette sul mercato petrolifero. Va da sé che ciò significa prendere in considerazione quello che succede nel Paese come per esempio l’elezione di un nuovo presidente, come è successo quest’anno.