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I nostri risparmi: quale il conto migliore per loro?

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Stiamo mettendo da parte qualche risparmio, un po’ di fieno in cascina per i tempi futuri, e ci stiamo probabilmente chiedendo se il conto corrente che abbiamo già sia il migliore per i nostri interessi. Ma da cosa dovrebbe dipendere la nostra scelta? Quanti tipi di conto corrente esistono? E quale meglio avrebbe cura delle nostre esigenze, tra quelli esistenti?
Nelle righe che seguiranno cercheremo di fare un po’ di chiarezza, perché di questi tempi niente è meglio che essere certosinamente informati su tutto quello che riguarda le nostre finanze e il modo in cui curarsene.

QUALI E QUANTI TIPI DI CONTO CORRENTE ESISTONO?
Partiamo subito con la risposta a questa domanda piuttosto pressante: le tipologie di conto corrente sono quattro. Vediamole più da vicino e non dimentichiamoci di servizi come Financer.com per meglio farci sostenere nella scelta.

1) Conti ordinari: si tratta dei conti che hanno una maggiore spesa di gestione quanto più frequenti sono i movimenti. Più operazioni verranno da noi compiute attraverso il nostro conto, maggiori saranno le spese ad esso collegate.

2) Conti a pacchetto: sono quei conti che dispongono di un canone annuo (o mensile) all’interno del quale sono già conteggiate le varie spese ordinarie, quelle di base, ma anche qualche spesa accessoria, come le cassette di sicurezza, un’assicurazione o un tool per la gestione del risparmio.
Attenzione alla franchigia: i conti a pacchetto si dividono, infatti, in “con franchigia” e “senza franchigia”. Nel primo caso avremo dei conti che prevedono solo un numero limitato di operazioni gratuite (o meglio: incluse nel canone), mentre nel secondo caso le operazioni possibili senza pagare nulla oltre al canone sono illimitate.

3) Conti di base: sono conti speciali, adatti a chi possiede esigenze finanziarie piuttosto limitate. Essi includono solo un numero limitato di possibili operazioni e alcuni servizi di base, appunto, come la fornitura di una carta di debito, l’accredito del salario o della pensione, versamenti di denaro contante o di assegni bancari, prelievi e varie altre possibilità, ma tutte molto basilari.
Un conto deposito, infatti, in questa variante di conto non è contemplata, così come i fidi o dei prodotti di investimento. 

4) Conti online: facili da attivare, veloci e snelli da gestire, senza costi di canone troppo elevati e decisamente pronti per farci entrare di diritto nell’era informatica (nella quale sarebbe meglio essere entrati già da un po’, per dirla tutta), grazie alle fortunate applicazioni che ci permetterebbero, in modo rapido ed efficace, di disporre di qualsiasi operazione con un semplice click.
Abbiate solo cura di non aver spesso bisogno di fare prelievi di denaro contante, perché difficilmente troverete sportelli che possano permettervi questa operazione gratuitamente (eccezion fatta per alcuni tra questi conti online, i quali vi permettono di prelevare denaro senza spese da quasi qualsiasi sportello bancomat, anche all’estero).

Eccoci qui, quindi, con le idee un poco più chiare sulle varie tipologie di conto che il mercato ci mette a disposizione: a seconda delle nostre abitudini e delle nostre spese, avremo a nostro vantaggio il conto che stiamo cercando. Poca spesa e massima resa? Un conto di base è quello che fa per noi. Avanzati in campo tecnologico e bisognosi di pratica velocità: via libera a un conto online!

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