Il Natale oltre a essere un periodo di festa è spesso anche un luogo della memoria, per molti di noi. Si tratta di un luogo dove tra cibo, parenti e riunioni tra amici, spesso e volentieri si finisce tutti a giocare a qualcosa. Come da tradizione i giochi più gettonati sono sempre gli stessi: la tombola o il mercante in fiera, se la presenza di bambini e donne è piuttosto elevata, poker o oltre giochi di carte quando si vuole fare più sul serio. Si tratta di un elemento tradizionale e distintivo per ogni regione d’Italia, ovviamente con le dovute differenze e distinzioni. Questo ovviamente non riguarda solo il gioco, e il modo di stare assieme, ma anche il cibo che è uno degli elementi inscindibili che sta dietro questi aspetti tradizionali. In questo articolo vogliamo quindi rendere omaggio e pagare il giusto tributo verso questo periodo dell’anno così tanto atteso e che è simbolo di unione, di ritrovo e quindi anche di gioco e di tradizioni folcloristiche.
Difficile reperire elementi storici che possano dirci come nasce questo tipo di tradizione, che si perde ormai nella notte dei tempi. Trascorrere il cenone e i veglioni tra amici e parenti è però una consuetudine tradizionale, così come giocare a carte e spesso a giochi più strutturati come poker o Blackjack. In effetti, anche se non fanno parte della tradizione nostrana, visto che si tratta di giochi eseguiti con le carte francesi, sono ormai trascorsi diversi gli anni da quando questi giochi sono entrati nel rito delle festività natalizie. Questo naturalmente non va a discapito dei giochi fatti con le carte italiane, napoletane, piacentine o altre, e nemmeno verso il lotto e la tombola che è legata alla tradizione italiana da almeno 3 secoli. In effetti è interessante notare come le cose stiano cambiando, si pensi ad esempio all’introduzione del gioco digitale dei casinò messi a punto attraverso dispositivi tecnologici, che però nel periodo autunnale e delle festività viene giocato e praticato con maggiore assiduità. Questo elemento dimostra ancora una volta come il gioco sia legato attraverso un senso di appartenenza al periodo natalizio.
Probabilmente questo aspetto lo si deve anche al fatto che le temperature si abbassano e che quindi si trascorre maggior tempo in casa e quindi in compagnia. In effetti nonostante i consumi siano un po’ ridotti, nell’arco degli ultimi anni, quello del gioco resta un settore che non conosce cedimenti. Specialmente in questo periodo dell’anno che va da novembre fino alla fine dell’inverno il gioco viene praticato in maniera più massiccia. Contribuisce questa tradizione legata alle festività, al riunirsi attorno a un tavolo, dove tra una cena e l’altra il momento diventa giusto per fare una partita a carte, o per giocare a tombola. La tradizione quindi sta cedendo sempre più il passo all’innovazione tecnologica. Gli italiani però, lo dicono anche i dati, non rinunciano al gioco e non vogliono sentir parlare di crisi quando si tratta di celebrare e festeggiare il Natale. Anche questo è un aspetto tradizionale che li contraddistingue, del resto.