La Regione Lazio, per il periodo che va dal 2007 al 2013 ha ottenuto quasi due miliardi di finanziamenti, da assegnare sotto forma di prestiti a fondo perduto, nel rispetto dei regolamenti riportati soprattutto nei bandi di assegnazione. Ma ad oggi una buona parte di “progetti” non sono stati ancora finanziati, con una rimanenza nelle casse della Regione, ancora da assegnare, pari a poco meno di 600 milioni di euro.
I fondi per i quali è stata completata totalmente l’assegnazione dei finanziamenti, sono quelli collegati soprattutto al sostegno e rafforzamento finanziario delle PMI, mentre i progetti rimasti più indietro sono quelli legati ad anziani ed infanzia, ed all’agenda digitale. Il totale di fondi assegnato tuttavia sanziona pesantemente soprattutto i comuni più grandi: ad esempio il livello di prestito pro-capite del comune di Fiumicino è pari a circa 122 euro, mentre quello che ottiene il primo posto, di cui beneficiano gli abitanti di Acquafondata è di circa 27 mila euro.
Come già accennato, per quanto riguarda i progetti inerenti al sociale, sono soprattutto quelli che riguardano l’infanzia, i giovani e gli anziani, a subire il maggiore ritardo nell’assegnazione dei fondi già stanziati, in una situazione a catena che sta logicamente causando non pochi problemi, toccando, anche se in modo differente, tre categorie considerate “deboli”.
Per i giovani ci sono diversi fondi destinati alla formazione e all’agevolazione di ingresso nel mondo del lavoro, molti dei quali ancora non hanno assegnato nemmeno un euro ai richiedenti. Problemi ci sono stati anche per i voucher ed i servizi all’infanzia, con percentuali di distribuzione dei fondi che rasenta il 50%.
Ma sono soprattutto gli anziani a dover subire gravi disservizi, con una difficoltà che diventa ancora più pesante se si considera che il 25% di over 65 anni su base nazionale si concentra proprio nel territorio del Lazio, dove di conseguenza è più alta anche la percentuale di prestiti Inps richiesti. Tra l’altro anche in questa categoria è possibile trovare numerosi fondi incentrati sullo stimolo all’occupazione, tramite la realizzazione di progetti che pongano al centro l’assistenza ad anziani e disabili, per aumentarne l’autosufficienza e l’inclusione sociale.