Nel caso in cui si abbia bisogno di soldi per far fronte a degli imprevisti, pagare le tasse universitarie dei figli o semplicemente fare un acquisto per il solo piacere di farlo, è possibile chiedere un prestito, ma come fare?
La prima cosa da dire è che la modalità per chiedere il prestito dipende anche dalle esigenze e dalle condizioni in cui ci si trova. Nel caso in cui non ci siano particolari problemi si chiede il prestito personale normale. Come ricorda il sito specializzato come ilprestitoveloce.com, basta avere una busta paga, con contratto a tempo indeterminato, per piccole somme è possibile chiedere anche il prestito con contratto a tempo determinato. Oltre alla busta paga e alla tipologia di contratto occorre anche consegnare i copia del documenti di riconoscimento e codice fiscale. Non occorre indicare il motivo per il quale si richiede il prestito. Solitamente si ottiene la risposta sulla fattibilità in pochi giorni. Per cifre importanti può essere chiesta la presenza di un garante o altra garanzia.
Un’altra possibilità è la cessione del quinto, in questo caso l’ammontare della rata da pagare ogni mese corrisponde ad un quinto dello stipendio. Si tratta di un prestito erogato in favore di lavoratori dipendenti del servizio pubblico o privato e a pensionati. La rata viene versata direttamente dal datore di lavoro o dall’ente che si occupa di erogare la pensione. Per poter accedere a questo prestito oltre ai documenti di riconoscimento è necessario presentare il certificato di stipendio e la dichiarazione di quota cedibile (per i pensionati). Questi due documenti servono a dimostrare la presenza del contratto di lavoro e la tipologia e l’ammontare dello stipendio. Devono essere richiesti al datore di lavoro o all’ente pensionistico. La cessione del quinto non può essere richiesta da titolari di assegni sociali, per invalidità civile, per assistenza a pensionati con inabilità/invalidità, assegni per il nucleo familiare o in contitolarità. Per ottenere questi prestiti è necessario stipulare una polizza a copertura del rischio della perdita del posto di lavoro e una polizza per il rischio vita. La prima ovviamente non è necessaria per i pensionati. La cessione del quinto è compatibile anche con altri prestiti in corso.
Per chi non ha un lavoro l’alternativa è il prestito senza busta paga. Solitamente questo tipo di prestito non supera i 5000 euro. Viene erogato a fronte di prestazione di garanzie diverse rispetto alla busta paga, ad esempio in presenza di un garante, in questo caso costui deve avere una posizione economica solida e impegnarsi a pagare le rate nel caso in cui il debitore principale non versi quanto dovuto. È possibile ottenere il prestito anche nel caso in cui si sia titolari di un reddito alternativo rispetto a quello da lavoro dipendente, ad esempio nel caso in cui si sia proprietari di un immobile dato in locazione e quindi si possa usufruire del canone di locazione, oppure di assegno di mantenimento da parte dell’ex coniuge. Ovviamente maggiore è il rischio di esposizione della banca o istituto di credito concedente e più alto sarà il tasso di interesse richiesto per ottenere il prestito.
Se sei iscritto nel registro dei protestati/cattivi pagatori, non resta che il prestito cambializzato. Si tratta di una forma non concessa da tutti gli istituti di credito e anche abbastanza onerosa. In questo caso i soldi vengono restituiti tramite il pagamento di cambiali, basta saltare una cambiale per veder iniziare una procedura di esecuzione forzata, ciò perché la cambiale è titolo di credito esecutivo. Per questo prestito basta presentare i documenti di riconoscimento, la dichiarazione dei redditi, la stipula di un’assicurazione e per il lavoratore dipendente può essere richiesta anche la documentazione relativa al TFR.