Le sanzioni per chi non presenta la Dichiarazione dei Redditi entro le scadenze prestabilite potrebbero essere un vero problema da non sottovalutare. Le sanzioni amministrative sono comprese tra 250 e 1.000 euro, cifre che possono duplicarsi. Le sanzioni penali invece, dal 2020, prevedono anche la reclusione. Vediamo quindi come evitarle e tutte le scadenze.
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Quali sono le scadenze?
La scadenza per la presentazione della Dichiarazione dei Redditi dipende dalla tipologia del documento scelto precedentemente:
- per chi ha il modello 730, può essere anche precompilato, il limite per presentare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate è il 30 Settembre. (Il modello in questione precompilato sarà disponibile online dal 23 Maggio e non più dal 30 Aprile).
- per chi ha il modello Redditi Persone Fisiche, il limite per presentare il documento è il 30 Novembre, valido anche per i modelli Redditi Società di Capitali, Redditi Società di Persone e Redditi Enti non commerciali.
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I rischi e le scadenze
Le sanzioni possono essere di tipo amministrativo o penale. Quando si tratta della prima, si parte generalmente da un minimo del 120% fino ad arrivare a un massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute. Quindi, nel momento in cui non si rispettano le scadenze la sanzione oscilla tra 250 e 1.000 euro, che può essere raddoppiata
Le sanzioni penali invece sono previste quando le ricevute non versate corrispondono a oltre 50mila euro. Dal 2020, il decreto Fiscale ha introdotto la reclusione prevista per:
- chi evade le imposte sui redditi e non presenta le dichiarazioni per imposte che superano 50mila euro. La pena parte da un minimo di un anno e sei mesi a un massimo di quattro anni
- stessa pena per chi non presenta la dichiarazione di sostituto d’imposta, (sempre quando la somma è oltre i 50milaeuro).