Decreto aiuti. Tutto confermato: la finestra dello smart working semplificato per i dipendenti del settore privato sarà allungata ancora, per il momento. Inoltre, per i lavoratori «a maggior rischio di contagio» e per le famiglie che hanno nel proprio nucleo bambini e ragazzi di età inferiore a 14 anni, il diritto a lavorare da remoto dovrebbe essere esteso fino al 31 dicembre.
Decreto aiuto: il lavoro agile
Sono solamente alcune delle misure che dovrebbero entrare nel decreto aiuti bis, il provvedimento che sarà approvato la settimana prossima dal governo. Intanto, poi, è stato anche reso operativo, a partire dal mese di settembre, il bonus da 60 euro per l’abbonamento ai trasporti pubblici.
La manovra su richiesta del Ministero del Lavoro
Il ministero del lavoro, con a capo Andrea Orlando, ha così chiesto e ottenuto la proroga della normativa semplificata sullo smart working. Al momento attuale il diritto al lavoro agile per le suddette categorie è in vigore fino a a dopodomani, domenica 31 luglio. Mentre la modalità semplificata che permette alle aziende di utilizzare lo smart working senza la necessità di stipulare l’accordo individuale con i propri dipendenti, è in vigore fino al prossimo 31 agosto.
Articolo 90 del decreto legge numero 34/2020
Ad essere ulteriormente prorogato, insomma, dovrebbe essere l’articolo 90 del decreto legge numero 34 del 2020, che ha disposto il diritto al lavoro agile per i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da patologie che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente.
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I pendolari e il trasporto pubblico: bonus
Ma non è tutto. C’è ancora dell’altro da tenere in considerazione tra le manovra. Proprio ieri i ministri del lavoro Orlando e quello delle Infrastrutture Enrico Giovannini, hanno firmato il decreto attuativo per il bonus fino a 60 euro per i trasporti, con un occhio di riguardo dunque ai pendolari del lavoro.
Requisiti per il sostegno
Il bonus spetta su richiesta ai cittadini con un reddito fino a 35.000 euro e potrà essere speso per un solo abbonamento, annuale o anche mensile, fino al 31 dicembre 2022. La domanda va presentata accedendo con le proprie credenziali digitali (Spid o Cie) alla piattaforma www.bonustrasporti.lavoro.gov.it.
Le parole del Ministro Orlando
«Si tratta di un sostegno concreto per studenti, lavoratori, pensionati, per tutti quei cittadini che utilizzano il trasporto pubblico, su gomma e su ferro, che proveremo a rendere strutturale anche per il prossimo anno» ha commentato Orlando.
Lo scopo della “misura sociale” è sostenere il reddito, dunque, e contrastare il progressivo impoverimento delle famiglie conseguente alla crisi energetica in corso. «Consideriamo questa misura non solo un aiuto alle famiglie più in difficoltà, ma come una sperimentazione per capire l’elasticità della domanda del trasporto pubblico locale al prezzo. In altri Paesi europei come la Germania, la Spagna, dove la misura già esiste, c’è un effetto molto importante di spostamento della domanda verso il trasporto pubblico locale» ha dichiarato Giovannini.