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DEBITI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, SBLOCCO DEI PAGAMENTI: 56 MILIONI IN ARRIVO (IN PRESTITO) PER POMEZIA, 7 PER ARDEA

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E’ rientrata anche Pomezia tra le Amministrazioni comunali con forti debiti alle quali è stato concesso l’accesso alle anticipazioni di liquidità in favore degli Enti locali da parte dello Stato. La richiesta avanzata dal Commissario prefettizio dott.ssa Serenella Bellucci, presentata il 30 aprile, era di 90 milioni di euro, un importo che avrebbe di sicuro salvato il Comune di Pomezia dal baratro a cui sembrava destinato, ma il Mef (Ministero Economia e Finanze) ha riconosciuto all’Amministrazione pometina “solo” 56.250.880,02 euro, cifra comunque notevole. Lo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione sul fronte degli enti locali è stato annunciato oggi direttamente dal Ministero dell’Economia, che ha comunicato che sono state accolte, in tutta Italia, 1.500 richieste tra Amministrazioni comunali, provinciali e comunità montane, e concesso tutto il plafond disponibile per le domande presentate entro il 30 aprile, segnalando che in base a quanto previsto dal decreto legge 8 aprile 2013 n. 35, relativo allo sblocco dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, “sono state concesse anticipazioni di liquidità in favore degli Enti locali per l’intero importo disponibile di 3,6 miliardi di euro, nel rispetto del termine del 15 maggio previsto dalla norma per le domande presentate entro il 30 aprile 2013”. Le richiesta presentate dai vari Enti locali, positivamente verificate dalla Cassa Depositi e Prestiti, sono state circa 1.500, per un importo complessivo di circa 5,76 miliardi di euro. Per accontentare tutti, l’importo effettivamente concesso “è stato determinato, ai sensi della normativa, secondo il criterio proporzionale, sulla base di una percentuale pari a circa il 62% dell’importo richiesto”. Ecco quindi che i 90 milioni richiesti da Pomezia si sono trasformati in poco più di 56, che andranno restituiti entro il 31 maggio del 2042. Ma i soldi non arriveranno tutti insieme: le erogazioni effettuate dalla Cassa depositi e prestiti delle anticipazioni saranno divise in due tranche, una nel 2013 e una nel 2014, con il perfezionamento dei relativi contratti con gli Enti locali interessati. Tra questi risulta anche Ardea, anche se con un importo assai minore: l’Amministrazione rutula aveva richiesto 11 milioni e 200 mila euro, che rispettando la percentuale del 62%  sono scesi a 7.000.109,52.

Va specificato bene che il denaro concesso dallo Stato non è di certo un regalo, ma un semplice prestito, che va restituito con gli interessi, anche se minimi ed a lungo termine. Soldi che, se non ci fosse stato un deficit strutturale, non sarebbe stato necessario chiedere. Adesso che le casse comunali, soprattutto quelle di Pomezia, hanno ricevuto nuovo ossigeno, si attende di sapere nel dettaglio – grazie alla relazione degli Ispettori della Ragioneria di Stato – per quale motivo erano senza fiato e senza fondi. Ma, nonostante la richiesta fatta dalla candidata sindaco della lista Alternativa per la Città Maria Corrao, nessuna risposta è arrivata in merito dalle Istituzioni, anche se da indiscrezioni pare che la massiccia relazione sia circolata tra alcuni politici della vecchia Amministrazione, che sono riusciti a prenderne visione. Sorge quindi spontanea la domanda: forse volevano essere sicuri di non veder comparire il loro nome in qualcuna delle 170 pagine o speravano di veder comparire quello di qualcun altro?

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