Carta risparmio spesa 2023. Saranno quasi 400 euro per famiglia, impiegabili per fare la spesa e acquistare prodotti al supermercato. Ma l’agevolazione di cui vi stiamo parlando non sarà per tutti. Ecco di cosa si tratta e chi è escluso dal nuovo bonus erogato dal Governo.
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Carta risparmio spesa 2023: cos’è
Dunque, si tratta, diciamolo da subito, di un nuovo bonus erogato direttamente dal Governo Meloni, con una manovra varata da poco, e che dovrebbe essere valido per le famiglie con un Isee inferiore ai 15mila euro. Stando alle prime informazioni che vengono riportate, il bonus e l’agevolazione che va sotto il nome di Carta risparmio spesa 2023, dovrebbe essere disponibile senza fare specifiche richieste, né compilare domande o moduli scritti, ma saranno direttamente i Comuni ad incaricarsi della distribuzione delle tessere, così come della comunicazione e notifica diretta per gli interessati.
Il valore della Carta e a cosa serve
Ma a quanto ammonta precisamente il suo valore, e quanto la cifra che vi verrà caricata? La Carta risparmio spesa 2023 conterrà al suo interno l’importo esatto di 382,50 euro, per un totale di mezzo miliardo di euro investito dal governo nella legge di Bilancio per finanziare la misura in questione. Stiamo parlando, per la precisione, di un milione e e trecentomila tessere una tantum che, una volta esaurite, non saranno però ricaricate per ulteriori impieghi ed utilizzi. La card, come si intuisce dal nome stesso, potrà essere utilizzata solamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, e bisognerà effettuare un pagamento entro il 15 settembre, altrimenti ci sarà la conseguente perdita del beneficio.
Requisiti per ottenere la Carta risparmio spesa 2023
Come vi abbiamo già anticipato, però, c’è bisogno di qualche requisito specifico per poterla ottenere. Il primo è quello di rientrare in una fascia Isee non superiore ai 15.000 euro. Questo passaggio, e l’identificazione dei destinatari del beneficio, verrà effettuato direttamente dai Comuni. Questi, infatti, riceveranno le cards secondo due direttive: metà delle tessere arriverà in proporzione alla popolazione residente, l’altra metà tenendo conto del rapporto tra il reddito nazionale e quello comunale. Su indicazione dell’Inps, una volta intercettati i destinatari, le tessere potranno essere ritirate direttamente dall’ufficio postale. Ma quello dell’Isee non è l’unico parametro da rispettare e tenere a mente. Dalla Carta risparmio spesa 2023, infatti, vengono esclusi automaticamente anche le famiglie in cui c’è un percettore di reddito di cittadinanza, oppure altri sostegni simili, così come la Naspi, la la disoccupazione, la Discoll o la Cassa integrazione guadagni.
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