Caro benzina. L’ultima mossa del Governo per contrastare l’aumento disumano dei prezzi della benzina è stata quella di tagliare il prezzo dei carburanti di 25 centesimi al litro. Tuttavia, come molti sanno, si tratta di un palliativo momentaneo e il livello di preoccupazione rimane abbastanza alto. Inoltre, il decreto energia, all’interno del quale è prevista la suddetta riduzione, è stato varato due giorni fa, ma non tutti i distributori di benzina si sono prontamente allineati alle disposizioni.
Caro benzina: i cambiamenti alla pompa
Le motivazioni ”tecniche” per il mancato allineamento in questi giorni potrebbero richiedere altri giorni, ma qualche cambiamento si inizia ad intravedere nelle ultime ore. Realisticamente parlando, tra oggi e domani la stragrande maggioranza dei rifornitori di carburante avrà aggiornato il prezzo al litro, allineandolo con le disposizioni del governo. Un prezzo che dovrebbe aggirarsi, stando alle previsioni, intorno a 1,88 euro/l, con il gasolio a 1,85/l.
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Sto alle accise, ma fino a quando?
Ora, rimane un dubbio. Molto legittimo, tra l’altro. Quando lo Stato reintrodurrà le accise? Ricordiamolo subito, queste valgono oltre la metà del prezzo finale al litro, per questo è stato possibile un abbassamento dei prezzi, in quanto completamente – per il momento – eliminate dal conto finale. Al momento, il decreto approvato prevede che il taglio delle accise permanga sino al 30 aprile.
La deadline per il taglio dei prezzi
Ovviamente si tratta di un data suscettibile di cambiamenti qualora necessario. Tutto dipenderà proprio dal fattore fondamentale che ci ha portati inesorabilmente in questa situazione: il mercato e la guerra. Tra le altre cose, Cingolani ha addirittura parlato di “truffa colossale” nei giorni scorsi, prima che il Governo desse il via libera definitivo alla manovra del decreto energia.