Ottime notizie per questa categoria di lavoratori: sono finalmente in arrivo gli aumenti in busta paga, tutti i dettagli.
Il periodo che stiamo vivendo è certamente molto complicato anche sul piano economico, visti i tanti rincari che hanno riguardato soprattutto i costi dell’energia e i prezzi dei generi alimentari. Sono tante le famiglie italiane che fanno fatica a far quadrare i conti alla fine del mese a causa di questi incrementi. Fortunatamente per alcune categorie di lavoratori sta per arrivare un aumento in busta paga che dovrebbe consentire di reggere l’urto degli aumenti. Stiamo parlando dei dipendenti pubblici, che già entro il prossimo mese di agosto potranno avere degli incrementi importanti in busta paga.
Aumenti in busta paga, tutte le cifre: i dipendenti pubblici possono esultare
Come mai questo aumento? Da cosa dipenderà la busta paga più ricca? In realtà le motivazioni sono due e vanno ricercate nell’anticipo del rinnovo di contratto garantito dalla Legge di Bilancio 2023 – che verrà erogato una tantum – e nello sgravio contributivo per tutti i lavoratori che hanno uno stipendio lordo inferiore a 2.692 euro.
Come chiarito nella comunicazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel mese di luglio 2023 lo sgravio contributivo viene aumentato del 4% sia per coloro che guadagnano meno di 1.923 euro (finora godevano del 3%) sia per coloro che guadagnano più di questa soglia, ma sempre sotto il muro dei 2.692 euro (finora lo sgravio era del 2%).
Infine nei giorni scorsi è stato confermato l’una tantum dello stipendio di agosto, pari all’1,5% della retribuzione. Ciò significa che tutti i dipendenti pubblici potranno godere di un aumento dell’1,5% in busta paga da gennaio a dicembre 2023, compresa la tredicesima.
Dato che la misura viene erogata in ritardo, i beneficiari potranno ricevere anche tutti gli arretrati finora non pervenuti, vale a dire da gennaio ad agosto 2023.
Più è alto lo stipendio, maggiore sarà questa misura una tantum. Per essere più chiari, se si guadagnano 2.000 euro al mese l’aumento sarà di 30 euro lordi. In caso di stipendio da 3.000 euro al mese ecco che l’incremento sale a 45 euro.
Venendo invece allo sgravio contributivo, dato che l’ulteriore sgravio del 4% riguarda il periodo che va da luglio a dicembre, l’applicazione avrà luogo dalla busta paga di agosto e durerà fino a gennaio 2024.
Chi sono i soggetti che potranno godere di questo sgravio contributivo? Prima di tutto i dipendenti pubblici che hanno uno stipendio mensile inferiore a 1.923 euro (circa 335.000 lavoratori).
Come cambia lo sgravio contributivo
Per loro, infatti, lo sgravio aumenterà dal 3% del periodo gennaio-giugno 2023 al 7%: in questo modo l’aliquota contributiva scende all’1,80%.
Per quanto riguarda invece i dipendenti pubblici con stipendio compreso tra 1.923 euro e 2.692 euro (circa 860.000 lavoratori in questo caso) lo sgravio contributivo sale dal 2% del periodo compreso tra gennaio e giugno 2023 al 6%. Per questa categoria di lavoratori l’aliquota contributiva si riduce al 2,80%.
Dando uno sguardo alla tabella si può vedere chiaramente come si possa arrivare ad avere anche 65,70 euro di aumento al mese. Questa somma, infatti, è garantita a coloro che percepiscono 2.692 euro al mese.
Per gli stipendi più bassi, invece, il contributo sarà inferiore. Ad esempio, con una retribuzione lorda di 769 euro l’aumento da luglio 2023 sarà di 25,67 euro.