Il Bonus Sar sarà una forma particolare di sostegno al reddito, pensata per aiutare i disoccupati. Chi è in stato di disoccupazione, però, deve aver avuto contratti in somministrazione a tempo determinato o indeterminato. Quindi oltre alla NASPI e l’assegno di disoccupazione Dis-Coll, esisterà un’agevolazione per quanti hanno perso il lavoro o siano in possesso di alcuni specifici requisiti. Tale bonus, consiste in un contributo fino a 1.000 euro.
I requisiti del Bonus Sar
Potranno accedere al sostegno economico tutti quei lavoratori precedentemente assunti con uno o più contratti in somministrazione a tempo determinato o indeterminato, anche per un periodo di apprendistato. Tutto ciò però a condizione che:
- siano disoccupati da almeno 45 giorni con almeno 110 giorni di lavoro maturati (oppure 440 ore lavorate, in caso di part-time verticale, part-time misto e contratti con Monte Ore Garantito o MOG negli ultimi 12 mesi dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione;
- siano disoccupati da almeno 45 giorni, che abbiano concluso la procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro o MOL, ai sensi dell’art. 25 CCNL Agenzie per il lavoro;
- siano disoccupati da almeno 45 giorni con almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate, in caso di part-time verticale, part-time misto e contratti con Monte Ore Garantito o MOG) negli ultimi 12 mesi dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.
Come funziona?
Il Bonus Sar può essere richiesto ogni qualvolta si maturino ex novo i requisiti richiesti dal bando governativo. Infatti, il richiedente dopo aver passato 45 giorni di disoccupazione, lo stesso deve lasciar passare almeno altri 60 giorni per poter richiedere la domanda. A questo punto, ha la possibilità di inviarla entro e non oltre i 68 giorni successivi. Per renderla più semplice, la domanda in questione dovrà essere inviata tra il 106esimo e il 173esimo giorno successivo all’ultimo rapporto di lavoro in somministrazione. Si può anche sottoscrivere un nuovo contratto di lavoro dopo i 45 giorni di disoccupazione, senza però perdere il diritto della prestazione.